Allarme Formula 1: Rischio Sincope per i piloti

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Avete un profilo Instagram? Seguite i vostri piloti di Formula 1 preferiti? Bene: Non vi sarete sicuramente persi gli ultimi allenamenti, abbastanza impegnativi, a cui si sono sottoposti i piloti più veloci al mondo.

Max Verstappen
Max Verstappen alle prese con l’allenamento, autosprint.corrieredellosport.it

La Sincope, è bene chiarire, rappresenta una transitoria perdita di coscienza, associata ad alterazioni di natura circolatoria e respiratoria; in parole povere: uno Svenimento.
Cerchiamo di capire insieme il perché di questo allarme.

L’allarme è stato lanciato dal direttore Motorsport, Paul Hembery

“Quest’anno la velocità in certe curve, grazie alle gomme più larghe, è mostruosa. E le prestazioni miglioreranno ancora: siamo davvero al limite dello svenimento”

Per chi si fosse perso la novità della stagione 2017 della Formula Uno, ecco a voi qualche immagine:

F1 change
Motorsport.com
Motorsport.com
Motorsport.com

Le dimensioni sono notevolmente mutate.
La monoposto risulta essere decisamente più larga e lunga. Al posteriore abbiamo pneumatici Pirelli da ben 405 mm di larghezza.
Lasciamo i dettagli tecnici e i test affrontati a quest’articolo:
https://vehicle.closeupengineering.it/pirelli-annuncia-calendario-test-pneumatici-f1-piu-larghi-2017/9297/

Principio fisico..

Cerchiamo di capire come influiscono le modifiche regolamentari 2017 e l’introduzione dei nuovi pneumatici Pirelli, sulle “monoposto”.
Partiamo col ricordare che un assetto rigido basso comporta un abbassamento del baricentro della vettura e di conseguenza una maggiore stabilità: a causa delle minori sollecitazioni tangenziali in curva. Le maggiori velocità raggiunte, permettono ai piloti una staccata molto più aggressiva e ai limiti dell’impossibile.

Tali modifiche risulteranno, ingegneristicamente parlando, favorevoli grazie, soprattutto, alla maggiore deportanza aerodinamica: la quale deriva dalla presenza di un fondo più largo e basso.

Il retrotreno della vettura risulterà, così facendo, schiacciato al suolo; consentendo una maggiore aderenza in fase di frenata e accelerazione in curva.
I dati parlano chiaro e i test, previsti dal 27 febbraio al 2 marzo, stanno confermando le ipotesi dei tecnici e ingegneri specializzati.

Test Barcellona
Test Barcellona, f1grandprix.motorionline.com

..e conseguenze:

Nell’appena conclusa prima sessione di test di Barcellona le monoposto hanno suscitato molte reazioni dei fan. Otticamente parlando, la monoposto risulta essere molto più aggressiva; dominante è il termine giusto, per via della nuova linea.
Noi di Close-up Engineering non possiamo fermarci al lato estetico e quindi ricordiamo anche la prima fase, abbastanza fallimentare, dei test conseguiti. Alcuni team come Red Bull e Mercedes hanno fuso il propulsore ed infine ci sono stati alcuni problemi di lieve entità alle sospensioni. Da tener presente anche le continue discussioni in commissione legate all’approvazione di sospensioni e appendici aerodinamiche al limite del regolamento, da parte per esempio di Red Bull.

Il mondo della Formula Uno conta sui migliori tecnici e ingegneri al mondo, pertanto non sarà un problema rimediare e perfezionare le proprie vetture in vista dell’imminente apertura del Campionato 2017: prevista per il 26 marzo in Australia (circuito di Melbourne).

I dati sono eccitanti: circa 4 secondi a giro in meno e in alcuni punti anche curve con percorrenza di circa 40 km/h in più.

• Accelerazioni mostruose:

Secondo i dati forniti dai tecnici della Pirelli, le nuove vetture saranno, come già detto, più veloci nella media.
E’ bene precisare che le vetture in realtà risulteranno più pesanti di quelle della scorsa stagione (2016), pertanto le velocità maggiori a cui si fa riferimento riguardano principalmente le velocità di percorrenza in curva oppure la velocità media della vettura ad ogni settore.
Secondo i tecnici le nuove auto “arriveranno ad avere accelerazioni verticali e laterali simili a quelle di un jet“.
Quest’ultima affermazione va interpreta, poiché a primo impatto rappresenterebbe un grande traguardo per l’ingegneria e per il mondo delle corse. Bisogna ricordare che alla guida di queste vetture potentissime vi è comunque un uomo, il quale risulterà sempre limitato alle potenzialità fisiche di un essere umano; ed eccoci all’oggetto in questione di oggi.
Un uomo normale non sarebbe in grado di sopportare lo stress fisico richiesto nella guida delle monoposto F1, per lungo tempo.

Paul Hembery
formulapassion.it

 

Secondo Paul Hembery: “anche un pilota professionista, come i venti che prenderanno il via al prossimo Mondiale, potrebbero risentirne e non poco”.

Qualche dato per capire al meglio:

La tensione a cui è sottoposto il collo del pilota si misura in G, vale a dire in multipli dell’accelerazione di gravità. Quest’ultima rappresenta l’accelerazione di cui risente un corpo immerso in un campo gravitazionale (in questo caso terrestre) e sottoposto alla forza di gravità.
In un’auto stradale l’accelerazione supera a stento il valore di 1 G (è possibile arrivare ad un massimo di 1,3 G). Con una monoposto F1 2017 si arriverà facilmente a superare i 6 G, così come accade su aereo da caccia.

Vi riportiamo questo stralcio dell’intervista fatta al dottor Riccardo Ceccarelli, da parte di MotorSport Italia :

“Se la testa e il casco, da fermi, pesano 7 chili, in curva il loro peso può arrivare addirittura a 34 – ha aggiunto il dottor Riccardo Ceccarelli, medico che allena i piloti di Formula 1 – Se il capo si sposta seguendo la forza centrifuga, il primo ‘rischio’ è quello di non impostare una traiettoria perfetta. Tuttavia il pericolo è ancora da scoprire: le piste più rischiose per le accelerazioni laterali sono Silverstone e Suzuka. Bisognerà stare attenti alla Malesia e a Singapore a causa del forte caldo”.

Uniamo le forti sollecitazioni al collo, temperature elevate e l’ansia ed avremo raggiunto le condizioni necessarie (fortunatamente non sufficienti) per lo svenimento.
Bisogna considerare, inoltre, che i piloti hanno bisogno di comodità e serenità alla guida per riuscire ad affrontare al meglio il tracciato e studiare una buona strategia per la vittoria; sicuramente lo stress fisico non sarà loro d’aiuto.

Impressioni dei piloti..

C’è tanta attesa nell’aria e non solo da parte dei fans; i primi sono soprattutto i piloti, ansiosi di scoprire come sarà il nuovo ritmo di gara.
Il pilota del marchio del cavallino rampante, Sebastian Vettel, ha ottenuto risultati molto promettenti, dichiarando in un’intervista:

Le vetture avranno più carico aerodinamico di quello che avevamo nei test gomme effettuati lo scorso anno. Nel complesso  – ha ammesso – si tratta di un grande cambiamento e penso che in gara potremmo spingere a fondo più a lungo senza essere troppo limitati dagli pneumatici.

Vettel
motori.fanpage.it

Dopo molti anni è il 2017 a dare il ri-benvenuto all’era dei “gommoni“. Secondo Vettel questo potrebbe significare un netto calo di sorpassi, nonché la formazione dei fastidiosissimi trenini. Immaginate se l’unica possibilità per sopravanzare l’avversario fosse data esclusivamente dal sistema DRS.

“Non sono convinto che vedremo più sorpassi, ma spero che le corse siano migliori; normalmente quando si va più veloci le gare sono più divertenti, speriamo sia così” ha concluso il pilota della Rossa”.

Una nuova categoria..

Nella prima sessione di test sono crollati tutti i record degli anni precedenti e nei prossimi giorni si potrebbe migliorare di altri due secondi. “Un miglioramento che di solito si ottiene in anni, non certo in una settimana”, concludono i tecnici. La durata media dei nuovi pneumatici è aumentata e quindi i Pit Stop si ridurranno probabilmente ad uno. Potremmo considerarla una nuova categoria F1?
Non ci resta che aspettare l’inizio del campionato.