Cambio manuale, le abitudini che possono rovinarlo
Il cambio manuale è una scelta di passione, anche su vetture non sportive può dare quel gusto in più alla propria guida. Ma contrariamente ad un cambio automatico non c’è un computer che evita stress ed usura da cattive abitudini del guidatore.
Il cambio manuale e le sue meccaniche
Tutti i cambi manuali hanno una struttura ed un funzionamento analogo. Che sia un quattro, cinque o sei marce la struttura di base è la stessa. Quindi quali sono le abitudini che potrebbero comprometterne l’affidabilità e la durata?
La più frequente e diffusa è l’abitudine di lasciare la propria mano sulla leva del cambio anche quando non si sta cambiando marcia. Dapprima è nociva perchè priva il guidatore della seconda mano sul volante, fondamentale per una manovra di schivamento. Meccanicamente invece impedisce alla leva di muoversi liberamente con il cambio. Essendo attaccato rigidamente al motore ma come esso elasticamente al corpo vettura, il cambio ed il motore si muovono leggermente rispetto l’abitacolo e la propria posizione. Tale supporto in gomma sono lasciati elastici per permettere lo smorzamento di vibrazioni provenienti dal motore. Ma essendo elastici si comprimono con le forze esercitate dal motore, per esempio in accelerazione il gruppo motore-cambio si spostano in accordo con le coppie residue. Mentre in decelerazione l’inerzia della massa di cambio e motore li fanno spostare leggermente in avanti.
Il cambio manuale e le abitudini dannose
Tenendo la mano sulla leva del cambio, anche leggermente, si impedisce alla leva di muoversi con essi. Pertanto andando a rovinare alla lunga tutte le boccole e i rimandi che spostano il movimento della leva fino ai selettori del cambio.
Inoltre lasciando la mano sulla leva del cambio si può esercitare, anche involontariamente, una piccola forza su di essa, che spinge il meccanismo di selezione nel cambio andandolo ad usurare precocemente. Conoscendo il funzionamento del cambio manuale, la leva aziona direttamente delle forcelle che muovono gli anelli sincronizzatori, che facendo forza su dei coni di sincronizzazione sincronizzano le velocità dei due rapporti, permettendone l’attacco. Così facendo si selezione la marcia voluta e si sincronizza la velocità del motore e delle ruote. Ma esercitando pressione seppur minima sulla leva del cambio si esercita una pressione tra anelli selettori e conetti di sincronizzazione, difatti facendoli strusciare uno contro l’altro per prolungato tempo. Ciò può portare ad una usura accentuata che potrebbe causare la rottura prematura del cambio manuale.
Altre abitudini dannose
Prima di incontrare la scatola del cambio, la rotazione del motore passa per il gruppo volano, frizione e spingi disco della frizione. Quando non si preme il pedale della frizione, il disco della frizione è in contatto con il volano e connette il cambio al motore. Così facendo se non si è in folle la rotazione del motore viene trasmessa alle ruote. Quando invece si preme il pedale della frizione, si aziona un cuscinetto che spinge contro la molla a diaframma. Che vincendone la forza, permette alla frizione di distaccarsi allontanando il disco condotto dal disco conduttore, distaccando la rotazione del motore dalla rotazione delle ruote.
Quando si guida, specialmente in città, si capita spesso di trovarsi fermi ad un semaforo. Rimanendo in marcia con la frizione premuta, per tenere distaccato il motore dalle ruote, si applica pressione continua sul cuscinetto spingi frizione contro la molla a diaframma. Tale comportamento può provocare un usura del cuscinetto prematura, che può portare a problemi nello staccare la frizione. Tale abitudine è però consigliata in scuola guida. In caso di tamponamento, qualora il piede del guidatore non riuscisse a premere il freno, permetterebbe alla vettura di rimanere in marcia, facendo quindi spegnere il motore ed arrestando la corsa del veicolo. Inoltre permette di rimanere il più pronti possibile a partire per qualunque evenienza lo richieda.
Video di un signore del cambio manuale
Dopo tale spiegazione tecnica teorica, vi lascio con un esempio pratico di chi il cambio manuale lo adopera come fosse un suo polmone. Ma non è il video di Ayrton Senna a Suzuka, già conosciuto. Invece vi propongo il video di Keiichi Tsutchiya, denominato drift king che a bordo della sua personale vettura mostra velocità di cambiata impressionanti.