F1, dopo Vettel: Carlos Sainz in Ferrari? Manca poco per la firma
La notizia di stamattina riguardo l’addio di Sebastian Vettel alla Ferrari ha lasciato senza parole i vari appassionati in giro per il mondo. La prima domanda posta immediatamente dopo l’accaduto è: “Chi sarà il dopo Vettel? Chi lo succederà nella scuderia?“. La domanda, potrebbe trovare risposta entro le prossime 48 ore. Il prossimo pilota a vestire di rosso potrebbe essere proprio Carlos Sainz Jr. attuale pilota per la McLaren e figlio del campione del mondo di Rally e della Dakar. Un altro nome propenso per fare da successore di Vettel è quello di Daniel Ricciardo.
Entrambi i piloti sono stati cacciati dal programma RedBull gestito da Helmut Marko e Carlos Sainz potrebbe rappresentare il ritorno di un pilota spagnolo sulla monoposto del Cavallino Rampante.
Carlos Sainz in Ferrari: manca la firma
Sainz aveva l’opportunità di firmare il rinnovo del contratto in McLaren già prima della fine del 2019, ma il suo temporeggiamento potrebbe risultare essere una carta vincente per il pilota spagnolo. Si è liberato un posto in Ferrari e il suo contratto in McLaren scade proprio alla fine del 2020.
A dare man forte al suo ingaggio è anche lo stipendio che potrebbe percepire. Senza dubbio, la pandemia da Covid-19 ha fatto capire che è importante risparmiare sulle spese ed è giusto pensarci molto bene prima di ingaggiare un pilota. I prezzi degli ingaggi effettuati prima di tale pandemia non potranno essere replicati per un certo periodo di tempo.
Al momento Carlos Sainz ha un solo podio ottenuto nel Gran Premio del Brasile, nessuna vittoria e ha 25 anni. Nei suoi pochi anni in Formula 1 ha dovuto combattere con piloti come Max Verstappen e Lando Norris, e ha all’attivo circa 100 Gran Premi. Un ingaggio di questo tipo sarebbe molto vantaggioso, perché in questi anni gli sponsor, gli appassionati e le varie scuderie hanno avuto la possibilità di vedere il suo modo di guidare e inoltre, consentirebbe di risparmiare circa 20 milioni di dollari alla Ferrari.
Cenni sul passato di Sainz
La prima monoposto l’ha guidata nel 2013 effettuando dei test a Silverstone al volante di RedBull e Toro Rosso. Il suo esordio ufficiale è avvenuto nel 2015 come pilota ufficiale per la Toro Rosso, e ha proseguito nel team italiano anche nel 2016.
Nel 2017, invece, è passato in Renault con un contratto biennale, coprendo anche il 2018. La costanza nell’arrivare a punti è stata ottima e nel 2019, che ha guidato per la McLaren ha iniziato a maturare ancora più punti rispetto agli anni precedenti, sostituendo il pilota Fernando Alonso che si era ritirato dalla Formula 1 alla fine del 2018. Il 2019 è riuscito a conquistare il sesto posto nel campionato piloti dietro solo ai piloti dei tre top team, Mercedes, RedBull e Ferrari.
A questo punto le speranze sembrano riposte in lui: si dovranno stabilire, logicamente, i dettagli e, molto probabilmente, anche la “priorità” rispetto al compagno di squadra Charles Leclerc: insomma, chi sarà prima e seconda guida. Le ipotesi sono 2: o daranno la precedenza a Leclerc in quanto già presente in squadra da due anni, oppure potrebbero darla a Sainz in quanto ha più anni all’attivo in Formula 1 ed è “più anziano”.