Dakar 2023: il camion MAN ad idrogeno corre nel deserto, ma con delle pesanti penalità
La Dakar non smette mai di sorprendere. Anche quest’anno sembra continuare questa tradizione. Per gli appassionati più sfegatati di motori, nonostante non ci sia alcuna copertura televisiva integrale dell’evento, la Dakar è una vera e propria religione perché dà modo di vedere prototipi straordinari che hanno capacità off-road al di fuori del normale. Tra le novità troviamo anche soluzioni di propulsione alternative ai classici motori endotermici. In particolare per l’edizione 2023 segnaliamo la presenza di un camion MAN ad idrogeno che partecipa alla competizione.
Le strane penalità inflitte al camion ad idrogeno alla Dakar 2023
Il camion appartiene al KH-7 Epsilon Team e nonostante l’impegno e la volontà di tutti i membri, purtroppo la doccia gelata prima della partenza ha spento un po’ le speranze competitive della squadra: la classe T5. U Hydrogen non si è costituita a causa della presenza del solo MAN di Jordi Juvanteny (pilota), José Luis Criado (copilota) e Jordi Ballbé (meccanico). Per questo motivo, la FIA aveva invitato l’equipaggio a trasformare il mezzo non facendolo più correre ad idrogeno, ma rendendolo diesel. Il KH-7 Epsilon Team ha declinato l’invito scegliendo di prendere parte alla competizione con il motore ad idrogeno, motivo per cui la FIA ha deciso di porre degli importanti limiti che di fatto azzerano le probabilità di giocarsi una qualunque posizione al di fuori dell’ultima.
In primis, ad ogni tappa il KH-7 Epsilon Team partirà sempre ultimo con 15 minuti di ritardo dal penultimo concorrente, trovandosi di fatto una pista già solcata dagli altri piloti e che, dunque, risulterà più difficile poiché troveranno le condizioni più complicate. Come se ciò non bastasse dovranno guidare per più tempo nelle ore notturne e non potranno dare assistenza ad alcun equipaggio in difficoltà lungo il percorso. L’idea di non arrendersi e di continuare con una miscela di idrogeno e gasolio frutta esperienza utile in vista del 2024. “Il nostro team – ha affermato Juvanteny – è stato l’unico a rispettare, già nel 2023, parte degli obiettivi del programma Dakar Future, che punta alla decarbonizzazione della competizione con carburanti come l’idrogeno”.
“Speravamo che già quest’anno sarebbero arrivate altre squadre, ma ci siamo trovati soli. Non ci siamo arresi: i risultati che otterremo saranno di grande aiuto per confrontare le prestazioni del nostro MAN con altri modelli simili alimentati con carburanti tradizionali. L’esperienza sarà utile anche ad altri team e all’organizzazione della Dakar per incoraggiare altri team a investire su combustibili più rispettosi dell’ambiente”.
Come funziona il camion ad idrogeno che corre nel deserto
La squadra compete con un camion 6×6 con motore a combustione adattato all’utilizzo dell’idrogeno. È il primo camion che funziona a idrogeno grazie a una tecnologia che riduce il consumo di gasolio. Il KH-7 Epsilon è il primo camion a idrogeno in questa quarta Dakar in Arabia Saudita. Si tratta di sfruttare il motore a combustione diesel per renderlo compatibile con l’idrogeno, ottenendo risparmi energetici dai combustibili fossili e riducendo l’impronta di carbonio.
L’anno scorso il team aveva fatto un primo passo con la conversione del motore per poter utilizzare un HVO, carburante di origine rinnovabile, con GPL. Quest’anno hanno deciso di fare un ulteriore passo avanti e sviluppare l’uso dell’idrogeno come combustibile completamente pulito. Questo non è un camion a celle a combustibile a idrogeno. L’idea di far funzionare il camion con Fuel Cell sarebbe l’obiettivo finale. Pertanto l’utilizzo dell’idrogeno in un motore a combustione interna è un passaggio intermedio. Chiaramente per usare l’idrogeno in un motore diesel sono state apportate delle modifiche.
La trasformazione del motore incorpora sistemi elettronici, idraulici e di gestione in modo che il motore possa funzionare a idrogeno in sicurezza senza perdere prestazioni e in modo più sostenibile. A livello tecnico, il sistema è un contributo di idrogeno alla camera di aspirazione e con ciò sono riusciti a ridurre significativamente il consumo di diesel o HVO di circa il 40%. Hanno anche ottenuto una riduzione delle emissioni di CO2 fino a circa il 45%.