Fiat X1/9 compie 50 anni: storia e tecnica della targa firmata Bertone
Il 1972 è l’anno della commercializzazione della Fiat X1/9, una delle più celebri sportive della casa torinese, nonché una delle più apprezzate dall’Avvocato Agnelli. Questa vettura dalla carrozzeria di tipo targa può vantare una lunga carriera, prima sotto marchio Fiat e poi sotto marchio Bertone, che si protrasse fino alla fine degli anni ’80, a testimonianza del suo successo. La Fiat X1/9 riscosse in particolare un certo successo negli Stati Uniti, dove venne venduta a partire dal 1974. Questo successo non fu dovuto alle sue prestazioni, che erano modeste, ma ad altre caratteristiche, prima tra tutte il divertimento alla guida.
La storia della Fiat X1/9 inizia nel 1969. A tale anno risale infatti risale il prototipo da cui sostanzialmente nacque la X1/9, la Autobianchi A112 Bertone Runabout, che venne presentata al Salone dell’Automobile di Torino. Il telaio, come si può intuire, era derivato dalla A112 mentre il propulsore era quello della Fiat 128. Lo stile era a firma di Marcello Landini, che all’epoca lavorava per la Bertone e aveva disegnato modelli iconici come la Lamborghini Miura e la Lancia Stratos.
Il debutto ufficiale della Fiat X1/9 è datato 22 dicembre 1972, e la sede della presentazione alla stampa internazionale fu il Parco delle Madonie, in Sicilia, dove si svolgeva la Targa Florio. In quell’occasione debuttò, oltre alla Fiat X1/9, anche la Fiat 124 Abarth.
La Fiat X1/9 andò a sostituire nei listini della casa italiana la 850 Spider e si propose anche come un’alternativa economica alla Porsche 914 Spider, sul mercato dal 1971 e frutto di una joint venture tra Porsche e Volkswagen.
Una meccanica di derivazione 128 e uno stile ispirato dalla Bertone Runabout
Parliamo della meccanica della Fiat X1/9. Essenzialmente questa targa sfruttava la base della Fiat 128 Coupé, rispetto alla quale cambiava la disposizione del motore, che passò da anteriore a centrale, e la trazione, sulle ruote posteriori anziché su quelle anteriori, mentre il telaio era strettamente imparentato con quello della Lancia Stratos.
Il propulsore, montato in posizione centrale trasversalmente, era un quattro cilindri da 1.3 litri con carburatore invertito doppio corpo Weber, progettato da Aurelio Lampredi, ed era in grado di erogare 75 CV. A esso era abbinato un cambio manuale a quattro rapporti. Negli Stati Uniti la X1/9 venne venduta anche con un motore un po’ più prestazionale. L’architettura era la stessa ma la cilindrata era di 1.5 litri e i cavalli 85. Inoltre, il cambio era a cinque rapporti e non a quattro.
Le prestazioni non erano certo il punto forte della Fiat X1/9. La velocità massima era di 170 km/h per la 1.3 e di 185 km/h per la 1.5. La X1/9 conquisto il pubblico però per la sua guida coinvolgente, favorita dalla sua leggerezza (la 1.3 pesava 880 kg e la 1.5 920 kg) e compattezza. La X1/9 infatti era lunga meno di 4 metri (3,83 metri la 1.3 e 3,95 metri la 1.5), larga appena 1,57 metri e alta meno di 1,20 metri.
Non è da trascurare poi il fattore estetico. La X1/9 aveva infatti un design accattivante che riprendeva quello della concept Autobianchi A112 Runabout. Le linee erano tese e squadrate, tipiche di Bertone, ma la caratteristica più distintiva erano senza dubbio il grande rollbar centrale e il tettuccio rigido che, una volta rimosso, si poteva alloggiare nel cofano anteriore.
Il restyling e gli ultimi anni di produzione della Fiat X1/9
La Fiat X1/9 ricevette un restyling solo nel 1978, realizzato soprattutto in funzione del mercato americano. La nuova versione della X1/9 aggiungeva i due termini “Five Speed”, a indicare l’implementazione di un cambio manuale a cinque marce. Non solo, debuttò anche il motore da 1.5 litri. Di conseguenza, venne modificato il cofano al fine di alloggiare il nuovo propulsore . La X1/9 ristilizzata era anche dotata, allo scopo di rispettare le norme di sicurezza americane, di nuovi paraurti in alluminio ad alto assorbimento di energia.
La produzione della Fiat X1/9, che dal 1982 divenne Bertone X1/9, continuò fino al 1989, con la maggior parte degli esemplari uscenti dalla fabbrica di Grugliasco destinati al mercato statunitense. L’ultima versione della X1/9 fu la Gran Finale, che segnò l’uscita di scena di un modello unico nella storia della Fiat dopo 17 anni e circa 170.000 esemplari prodotti.