Lancia Delta: le origini di un mito

La Lancia Delta Integrale domina le scene del Campionato Mondiale Rally riprendendo, senza interruzione, la striscia di successi iniziata nel 1987 dalla Lancia Delta 4WD; ai titoli mondiali piloti e costruttori vinti nel 1987 vanno ad aggiungersi altri 5 Campionati del Mondo Rally Costruttori consecutivi (dal 1988 al 1992) e 3 Campionati del Mondo Rally Piloti; solamente nel 1990 e nel 1992 il Campionato Piloti non fu appannaggio di un pilota Lancia.

Lancia Delta

classiccars.esy.es

La Lancia Delta HF 4WD viene presentata nel maggio 1986, progettata per l’utilizzo cittadino e solo in un secondo momento per le competizioni rallistiche; è caratterizzata da particolari che ne accentuano il carattere sportivo: doppi proiettori circolari, frecce supplementari nel paraurti, proiettori fendinebbia, minigonne con logo, modanature nero opaco, sottili strisce sulla fiancata con proseguimento sul portellone, bordino rosso e sigla HF 4WD sulla calandra, doppio terminale di scarico, sedili avvolgenti Recaro, tappezzeria in alcantara grigia a strisce diagonali con colori contrastanti e cerchi in lega forati; per la prima volta su di una vettura di questa categoria vengono introdotte soluzioni come, la trazione integrale permanente ed il motore turbo da 2000 cm³, con alberi di equilibratura e dispositivo overboost, in grado di sviluppare una potenza di 165 CV(a 5250 giri/min).

italiaonroad.it

Per la trazione vengono utilizzati: un differenziale anteriore libero, un differenziale centrale epicicloidale con giunto viscoso Ferguson, che ripartisce la coppia motrice in modo asimmetrico sui due assi (56% all’anteriore e 44% al posteriore) ed un differenziale posteriore Torsen; l’overboost, agisce sulla valvola waste-gate, aumentando la pressione di sovralimentazione così da ottenere una coppia motrice di 285 Nm(a 2500 giri/min); rispetto alle versioni a trazione anteriore, presenta l’impianto frenante a quattro dischi (anteriori autoventilanti) e l’assetto irrigidito.

Nel 1987 viene realizzata la Lancia Delta HF Integrale, la prima evoluzione della famiglia a quattro ruote motrici e il modello che sancisce il connubio tra l’attività sportiva e la produzione di serie.                                                                                    Esternamente presenta importanti innovazioni: parafanghi allargati, paraurti e minigonne dal nuovo design, nuove prese d’aria anteriori e sul cofano motore, specchietti esterni in tinta con la carrozzeria, fari più potenti, nuovi indicatori di direzione, loghi sulla calandra e nuovi cerchioni; vengono modificate le sospensioni con nuovi ammortizzatori, mozzi ruota, semiassi, snodi e molle, ottenendo un assetto più sportivo e adeguato alle dimensioni di cerchi e pneumatici; inoltre viene installato un cambio più robusto e modificato anche il telaio per migliorare la dinamica del veicolo.

automaniacoblog.com, HF Integrale

L’auto viene dotata di una nuova versione del propulsore da 1995 cm³, con turbocompressore Garrett T3 di maggiori dimensioni (con un incremento della portata d’aria e della coppia) e miglior rendimento, centralina elettronica ritarata, filtro dell’aria di maggiore capacità ed elettroventilatore più potente; radiatori, sedi valvole, guarnizioni e pompa dell’acqua vengono adattati alle maggiori prestazioni: 185 CV(a 5300 giri/min) e coppia massima di 304 Nm(a 3500 giri/min).

La produzione di serie del modello Delta è ormai legata intrinsecamente con lo sviluppo della vettura per le competizioni e nel maggio 1989, mentre la HF Integrale si impone nelle gare, viene presentata al pubblico la nuova Lancia Delta HF Integrale 16V; essa presenta la stessa trasmissione integrale della versione precedente, ma con una linea più aggressiva, ottenuta con l’assetto ribassato, i pneumatici maggiorati, nuovi cofano motore e prese d’aria, e nelle targhette identificative viene aggiunta la sigla 16v; il motore 4 cilindri 1995 cm³ (da 200 CV, 220 km/h di velocità massima, 26.1 secondi per percorrere il chilometro con partenza da fermo e 5.7 secondi per passare da 0 a 100 km/h) con due alberi a camme in testa, adotta una distribuzione a 4 valvole per cilindro e presenta modifiche dell’albero motore, di bielle, valvole di scarico, puleggia motore, collettori di scarico, d’aspirazione ed iniettori che gli garantiscono maggiore potenza, coppia ed una risposta più pronta dell’acceleratore.

italiaonroad.it, HF Integrale 16V

Verso la fine dello stesso anno, per soddisfare i primi requisiti antinquinamento viene realizzata la Lancia Delta HF Integrale KAT dotata di motore 2000 cm³ , 8 valvole, catalizzatore 3 vie e sonda lambda con una potenza di 177 CV  e (ad eccezione del motore), con la stessa meccanica ed allestimenti della 16v(risulta riconoscibile solo per i loghi, riportanti la scritta Kat).

Nel settembre 1991 viene presentata una nuova versione della Delta a 4 ruote motrici, denominata “Evoluzione” o “Deltona”, che rappresenta la massima espressione d’innovazioni tecnologiche e vittorie sportive ottenute dalla casa.

italiaonroad.it, “Deltona”

Esteticamente presenta: un cofano motore con un rigonfiamento superiore allargato e ingrandito con nuove griglie laterali, doppi proiettori (dal diametro di 130 mm, con una migliorata intensità e distribuzione della luce), i fendinebbia e gli indicatori rinnovati, il paraurti e i cerchioni ridisegnati, i tergicristalli con spoiler incorporato, i parafanghi ulteriormente allargati(si estendono per tutta la lunghezza delle portiere), le minigonne scatolate ed il bocchettone del carburante derivato dalle competizioni; il paraurti viene modificato per collocare il nuovo terminale a singola uscita(60 mm di diametro) e sulla parte superiore del portellone viene introdotto uno spoiler regolabile; internamente troviamo un volante Momo rivestito in pelle, una nuova leva del cambio con impugnatura anatomica, e una strumentazione con la grafica modificata; sulla calandra è apposto un nuovo logo HF con il famoso elefantino al galoppo.                                                        Gli interventi meccanici riguardano l’allargamento della carreggiata, sospensioni anteriore e posteriore completamente ridisegnate e l’impianto frenante modificato; al successo di questa serie ha contribuito l’evoluzione della trazione integrale e del motore che, grazie ad alcuni migliorie, eroga la potenza di 210 CV(a 5750 giri/min, con una velocità massima di 220 Km/h e lo 0-100 in 5.7 secondi).                                                                            La Lancia Delta Integrale domina le scene del Campionato Mondiale Rally riprendendo, senza interruzione, la striscia di successi iniziata nel 1987 dalla Lancia Delta 4WD; ai titoli mondiali piloti e costruttori vinti nel 1987 vanno ad aggiungersi altri 5 Campionati del Mondo Rally Costruttori consecutivi (dal 1988 al 1992) e 3 Campionati del Mondo Rally Piloti; solamente nel 1990 e nel 1992 il Campionato Piloti non fu appannaggio di un pilota Lancia; nel 1992 termina la produzione della Delta HF Integrale Evoluzione.     Nello stesso periodo è disponibile per i mercati esteri la Delta HF Integrale Evoluzione 8V KAT con motore  da 2000 cm³, 186 CV, 8 valvole, catalizzatore a 3 vie e sonda sonda lambda.

Nel 1993 dopo il ritiro della DELTA dal mondiale rally viene presentata la Lancia Delta HF Integrale 16V Evo2, ultimo sviluppo della famiglia a 4WD, con motore 16v kat da 215 CV; esteticamente quasi invariata rispetto alla versione precedente, ad eccezione dei nuovi cerchi (da 16 pollici), nuovi gocciolatoi tra superfici vetrate e tettuccio(verniciati in tinta con la carrozzeria) e griglie laterali sui parafanghi.                                               L’allestimento estetico prevede sedili Recaro a schienale alto con poggiatesta integrati, un volante Momo a tre razze in alluminio, testata dipinta di rosso, sedili in alcantara beige e bocchettone del carburante in alluminio.                                                   Meccanicamente non ci sono particolari innovazioni, il motore sviluppa 215 CV(a 5750 giri/min e una coppia di 314 Nm a 2500 giri/min), viene montato un catalizzatore a 3 vie e un turbocompressore Garret di minore diametro ed inoltre modificato il controllo elettronico della centralina migliorandone la gestione degli iniettori e il turbo, ottenendo la prima Delta, dai tempi della 4WD, ad essere pensata espressamente per la vendita e non per le corse.

Tra il 1991 e il 1995 furono realizzate alcune serie speciali in edizione limitata come la Delta Integrale Martini 5 per celebrare nel 1991, la quinta vittoria consecutiva nel mondiale Rally e la Delta HF Integrale Martini 6 l’anno dopo, per la conquista del sesto titolo mondiale.

italiaonroad.it, Martini 5 italiaonroad.it, Martini 6

 

 

 

 

Due anni più tardi, vedono la luce la Delta HF Integrale Blu Lagos, la Delta HF Integrale Club HI.FI. e la Delta HF Integrale Club Lancia; nello stesso anno nasce la Delta HF Integrale Final Edition 1994, i cui modelli vengono consegnati in esclusiva per uso privato ai concessionari Lancia.

italiaonroad.it, Final Edition 1994

La Maggiora ne presentò un’ulteriore evoluzione di colore viola, la Lancia Delta HF Integrale Evo 3 1994; esteticamente spiccavano la verniciatura metallizzata multistrato, i cerchioni in magnesio(da 17 pollici), la consolle centrale in fibra di carbonio e la targhetta di riconoscimento “BRUNO MAGGIORA” sotto la leva del cambio; il motore viene portato a 240 CV con un impianto d’iniezione modificato e viene introdotto sull’asse anteriore un differenziale a giunto viscoso della Birfield, una frizione in metallo sinterizzato e le tubazioni freni della Stahlflex.

panorama-auto.it, Delta  Evo 3

Per oltre 40 anni l’iscrizione “HF”(in corsivo e di colore giallo) abbinata al profilo di un elefantino(verniciato di rosso) in corsa e con la proboscide tesa in avanti, ha rappresentato per Lancia il marchio distintivo dei suoi modelli sportivi; la figura dell’elefantino, voluta dal figlio del fondatore della casa torinese, Gianni Lancia, simboleggerebbe secondo la mitologia indiana la fortuna e la vittoria.                                                               L’unione dei due simboli, rievoca un’antica tradizione di vittorie, sfide ingegneristiche e la consapevole eredità dei valori nati in casa Lancia.