Lightyear One, l’auto elettrica olandese, ha appena terminato una settimana di test aerodinamici in un impianto a Torino dotato di galleria del vento. In queste fasi è stato stabilito il record mondiale per il veicolo in commercio più “aerodinamico”.

Annemiek Koers, Domain Expert Aerodynamics, ha così spiegato:

Per noi è importante verificare quanto lavori bene l’aerodinamica della vettura con flussi d’aria a velocità differente. Controlliamo il getto che scorre sopra il corpo della vettura per vedere quanta resistenza e quanta portanza produce. Così possiamo capire quale effetto possa avere eventualmente sull’autonomia della macchina.

L’aerodinamica di Lightyear One

I test portati avanti per giorni in galleria del vento hanno prodotto un significante risultato. Il coefficiente di resistenza Cx previsto dalle simulazioni CFD è stato confermato, con un valore di circa 0.20, il minore di sempre per un veicolo omologato per cinque posti. Infatti è stato abbassato di circa il 15% il Cx di Tesla Model S, una tra le più efficienti nell’attuale automotive.

Risultato ottenuto principalmente per la geometria della carrozzeria esterna, che più di tutte richiama quella di un profilo alare (aerodinamico appunto).

Lightyear One
PH: westrandcarshow.co.za

D’altra parte il processo di perfezionamento aerodinamico influisce sia sulla prestazioni di efficienza del veicolo, ma anche sul comfort acustico del conducente e dei passeggeri. Per questo motivo, come è possibile vedere dal video precedente, è stato di volta in volta aggiunto nastro adesivo, necessario per modificare parzialmente la geometria di alcuni spigoli e vedere come i dati rispondevano.

Un’efficienza energetica a tutto campo

Lo studio del risparmio energetico su Lightyear One non si è limitato al solo caso aerodinamico. Infatti il tettuccio e il cofano sono interamente ricoperti da pannelli solari, cinque metri quadri per l’esattezza, così che “il veicolo possa ricaricarsi da solo assorbendo la luce del giorno “.

Ovviamente non sarà sufficiente per una mobilità completa, ma i progettisti affermano che sarà possibile coprire fino a 12 km per ogni ora di “ricarica solare”, per un media stimata complessiva di 60 km al giorno di autonomia.

Per un completo perfezionamento, gli ingegneri sono riusciti a trovare un equilibrio per la scelta dei materiali. Leghe leggere di alluminio e componenti in fibra di carbonio si alternano pur garantendo i rigorosi standard di sicurezza.

Il risultato di tutto questo progetto è un veicolo performante ed efficiente, con un autonomia massima di 800 km, a seconda di come e di dove si guidi.

Vogliamo necessariamente trovarne un aspetto negativo? Il costo. Lightyear One è infatti prevista per il 2021 ad un prezzo di circa 149.000 €, non del tutto accessibile a tutti. D’altro canto la qualità ha il suo valore e le prime 100 vetture sembrano già esser state prenotate.