Questo motore Wankel con 12 rotori è la definizione più pura di pazzia
Se ti piacciono i contenuti video con le parole Wankel, rotativo e rotori, probabilmente Rob Dahm è uno degli YouTuber che devi assolutamente seguire. Rob adora il suo rotativo, al punto che ha già costruito un motore Wankel a 4 rotori e l’ha inserito in una Mazda RX-7. Mentre la build RX-7 AWD a 4 rotori era già abbastanza folle, tanto per cominciare, Rob Dahm ha appena ricevuto qualcosa di ancora più folle. Stiamo parlando di un motore Wankel a 12 rotori, donato a Dahm da un uomo di nome Tyson Garvin.
Il Wankel con 12 rotori
Il motore ha una cilindrata di 15,7 litri ma è racchiuso in un grosso blocco delle dimensioni di un V8 Chevrolet. È relativamente compatto in termini di dimensioni effettive, e questo grazie alla configurazione a Y: troviamo infatti, tre bancate con 4 rotori ciascuna.
La cosa ancora più folle è che Garvin ha costruito questo motore a casa. Come qualcuno nella sezione dei commenti del video ha affermato, Garvin è il tipo di persona che risponde “Perché no?” quando qualcuno chiede “Perché?” Da notare che il motore a 12 rotori di Garvin è probabilmente il motore rotativo con il maggior numero di rotori che abbiamo mai visto. Dahm ha mostrato un esempio a 6 rotori all’inizio del video, mentre esempi già esistenti del propulsore a 4 rotori riguardano modelli famosissimi come la Mazda 787B che vinse la 24 Ore di Le Mans nel 1991.
Un po’ di storia su questo propulsore: a Garvin piacciono molto i motoscafi. Secondo lui, l’idea di realizzare questo mostro è nata quando si è stancato dei grandi V8 Chevrolet che “si rompono per il gusto di farlo”.
Sebbene il video di smontaggio, allegato a fine articolo, non mostri realmente il motore a 12 rotori avviato o addirittura montato su un’auto (su YouTube pubblicheranno un episodio per mostrare appositamente il motore funzionante), Garvin ha affermato che il suo motore arriva ad un regime di rotazione fino a 10.000 giri/min e può produrre fino a 1085 Nm di coppia a 2.000 giri/min. Rapporti precedenti mostrano che può erogare fino a 1.400 cavalli, ma ovviamente può fare di più con il carburante da corsa e il turbocompressore coinvolti. La domanda ora è: cosa farà Rob Dahm? Ma se sei davvero curioso di sapere come suona questo Wankel a 12 rotori, ecco un video di nove anni fa mentre veniva testato al banco prova.
Qui di seguito, invece, riportiamo il video intero che mostra il Wankel con i 12 rotori.
Com’è fatto un motore rotativo
Gli elementi caratteristici di un motore Wankel sono essenzialmente :
- Il rotore con una forma triangolare con i lati bombati;
- La camera di combustione di forma trocoidale;
- L’albero eccentrico;
- Le piastre che separano le varie camere;
- Gli ingranaggi sui quali ruota il rotore.
Il ciclo di funzionamento è costituito dalle seguenti fasi:
- Quando lo spigolo del rotore oltrepassa la luce di aspirazione, lo spazio compreso tra il lato del rotore e la parete dello statore inizia a crescere, grazie al movimento rototraslatorio descritto dal rotore stesso. Si crea così una depressione che richiama la miscela aria/benzina all’interno del motore. La miscela viene così aspirata attraverso la luce di aspirazione.
- Proseguendo la sua corsa, il rotore chiude la luce di aspirazione; inoltre descrive una traiettoria tale per cui il volume a disposizione della miscela aria-benzina si riduce sempre di più, comprimendo la miscela. Raggiunta la pressione di compressione ottimale, si provvede all’accensione.
- Non appena i due elementi di tenuta del rotore si trovano tra le candele, scocca la scintilla e ha così inizio la fase di combustione-espansione. Per una combustione più efficiente tutti i moderni motori rotativi sono dotati di due candele di accensione anziché di una. A causa della forma lenticolare della camera di combustione, ricavata nel rotore, la candela singola non garantiva un’uniforme e completa combustione.
- In seguito alla spinta dovuta all’espansione dei gas, il rotore è forzato a proseguire la rotazione; quando l’elemento di tenuta anteriore della camera in esame scopre la luce di scarico, i gas vengono espulsi all’esterno. Questo ciclo di funzionamento si attua in sequenza in ciascuna camera.
I vantaggi di una soluzione del genere riguarda il numero esiguo di parti in movimento. Inoltre, il rotativo vanta bBassa emissione di rumori e vibrazioni minime, oltre ad una riduzione di peso in seguito alle dimensioni ridotte del motore ed elevato rapporto potenza/peso. In camera di combustioni si raggiungono temperature minori, quindi le emissioni di ossidi di azoto sono più basse. Infine, questo propulsore può vantare maggior potenza, a parità di cilindrata, rispetto ad un motore alternativo.