Porsche Carrera GT: la supercar con il V10 progettato per la 24 Ore di Le Mans
La Porsche Carrera GT è una supercar realizzata dalla Casa di Stoccarda amata per il leggendario V10 che vive sotto il cofano, ma anche per essere stata all’epoca, quando fu presentato il concept nel 2000, una vettura estremamente all’avanguardia.
La storia della Carrera GT iniziò con un V12 da 3,5 litri, il 3512 utilizzato da Footwork nel Campionato del Mondo di Formula 1 del 1991. Hans Mezger sviluppò il motore sotto grande pressione. Prese ispirazione dal concetto adoperato con il motore della Porsche 917K, il 12 cilindri. Il suo progetto di base era più o meno quello di utilizzare due motori V6 di 80° imbullonati insieme. Il motore divenne quindi molto pesante e molto complesso. Pesava 40 chili in più del V12 della Ferrari e aveva anche 50 CV in meno. Trattandosi di un motore non abbastanza potente, ma anche ingombrante e pesante, fu necessario correre ai ripari. Il motore ad aspirazione naturale fu immediatamente sostituito con il Cosworth DFR V8 basato su DFV (uno dei motori più longevi della storia della Formula 1).
Mentre questo clamoroso fallimento veniva alla luce, Porsche stava sviluppando un V10 per la stagione 1992. Era il propulsore che fu adottato sulla LMP2000 (chiamata anche Porsche 9R3). Questa vettura da corsa, però, non fu mai portata in pista. Il motivo non fu reso pubblico, anzi, Porsche ha negato più volte, fino al 2018, lo sviluppo della LMP2000 stessa, nonostante le svariate foto presenti in rete. Tra le varie indiscrezioni, la più gettonata fu quella di spostare molti degli ingegneri del reparto racing nella realizzazione del SUV Cayenne che sarebbe stato realizzato dopo pochi mesi.
Tra le ipotesi più fantasiose, però, si parlava di un accordo segreto tra il presidente e amministratore delegato Porsche Wendelin Wiedeking e Ferdinand Piech, allora presidente del gruppo Audi-Volkswagen, per evitare la nociva concorrenza che ci sarebbe stata con l’Audi R8 Sport. La R8 avrebbe di fatto dominato a Le Mans l’anno successivo e il gruppo Audi-Volkswagen in cambio avrebbe fornito alla casa di Stoccarda tutte le risorse economiche e tecnologiche necessarie per portare a termine il progetto del SUV Cayenne.
La presentazione della Porsche Carrera GT
Dopo aver lavorato così tanto su quel motore, qualcuno in Porsche ebbe la brillante idea di riutilizzarlo per un’applicazione stradale. Il successore della 959 era già al tavolo da disegno e il concept sarebbe stato presentato nel marzo del 2000 al Salone di Ginevra in Svizzera. Il concept montava proprio un V10 da 5,5 litri del prototipo di Le Mans, anche se leggermente depotenziato per ovvie ragioni. Non molto tempo dopo, la cilindrata fu portata a 5,7 litri per competere con capolavori come la Ferrari Enzo (che aveva il V12 da 6,0 litri) e la Mercedes SLR McLaren (con motore V8 sovralimentato da 5,4 litri).
Nel 2004 iniziò la produzione in serie della Porsche Carrera GT nello stabilimento di Lipsia. Offerta esclusivamente con guida a sinistra, la supercar dal motore centrale era limitata a 1.270 esemplari in tutto il modno. Nel mese di maggio del 2006, la produzione fu interrotta.
La scheda tecnica
Internamente denominata Type 980, la Carrera GT è alimentata dal V10 980/01 in lega di alluminio con un angolo di 68 gradi tra le bancate. Dotato di un alesaggio di 98 millimetri e una corsa di 76 millimetri, il motore utilizza canne dei cilindri Nikasil per il minimo attrito, fasatura variabile delle valvole sul lato di aspirazione e valvole di scarico raffreddate con il sodio. Il sodio liquido, spostandosi all’interno della valvola durante il veloce moto alterno, trasferisce parte del forte calore della testa al gambo (e da qui alla testata tramite le guide valvole), abbassando, in tal modo, la temperatura della valvola di circa 70-100°C.
Tra le caratteristiche troviamo bielle in titanio forgiato, pistoni in alluminio forgiato, lubrificazione a carter secco, iniezione di carburante Bosch Motronic e un rapporto di compressione 12,0:1. Tipico di un motore da corsa, il 980/01 suona a meraviglia. Il motore raggiunge 8.400 giri al minuto, eroga 603 cavalli e sviluppa 590 Nm a 5.750 giri/min. L’unica trasmissione offerta era un manuale a sei marce con frizione composita in ceramica. Con un peso di 1.380 chilogrammi, la Porsche Carrera GT era più leggera della Enzo e molto più leggera della SLR. Per accelerare da 0 a 100 km/h bastano meno di 4 secondi e con la Carrera GT si possono raggiungere i 330 km/h.
Nel primo anno di produzione, la Carrera GT presentava un pomello del cambio in legno di faggio che si rifaceva al pomello in legno di balsa delle 917 da corsa degli anni ’70. L’anno successivo fu offerto un pomello del cambio in fibra di carbonio. In linea con la tradizione delle corse, l’accensione è a sinistra del volante a tre razze. Furono offerti non meno di cinque colori di carrozzeria, a cominciare dal GT Silver Metallic. Il resto dei colori comprendeva il Basalt Black, il Seal Grey, il Guards Red e il Fayence Yellow. I clienti che preferivano una finitura unica avevano l’opportunità di specificare il colore che preferivano.
Da menzionare anche una monoscocca in fibra di carbonio con un passo di 2.730 millimetri, insieme a pneumatici da 19 x 9,5 pollici (all’anteriore) e 20 x 12,5 pollici (al posteriore) sviluppati appositamente da Michelin per questa vettura. Su entrambi i lati del motore sono montati due serbatoi del carburante con una capacità totale di 92 litri e la carreggiata anteriore è 25 millimetri più larga di quella posteriore. La gloriosa Carrera GT è stata sostituita nel 2013 dalla 918 Spyder, una ibrida plug-in che eroga 875 cavalli e 1.280 Nm di coppia con l’aiuto di un V8 biturbo e due motori elettrici.