Renault Megane E-Tech Electric: l’inizio di una nuova era

Renault Mégane E-Tech Electric

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È stata presentata in anteprima al Salone di Monaco il 6 settembre la nuovissima Renault Mégane E-Tech Electric. Si tratta di una berlina di segmento C, che non per nulla porta questo nome: infatti per il marchio francese berlina compatta è sinonimo di Mégane, un modello di grande successo sul mercato dal 1995 e arrivato alla quarta generazione. Questa nuova generazione elettrica, che per il momento affiancherà in gamma le versioni convenzionali (comprese le ibride), aggiunge qualcosa in più, pur mantenendone il DNA. Quel qualcosa in più è legato alla nuova piattaforma elettrica, che ha permesso di ricavare un design originale, un particolarmente favorevole rapporto dimensioni/abilità e, sulla carta, un alto livello di comfort.

Nuova Mégane incarna la rivoluzione elettrica che Renault ha cominciato dieci anni fa. Democratizzando la tecnologia elettrica, Nuova Mégane riesce a rendere il veicolo elettrico accessibile, senza compromessi a livello di efficacia e piacere di guida. Questo veicolo trasmette emozione, lo abbiamo creato immaginandolo come la  GTI dei veicoli elettrici.

Luca De Meo, CEO Renault

L’ElectriCity di Renault, il polo elettrico situato nell’Alta Francia

La nuova Mégane E-Tech verrà prodotta nel nuovissimo polo elettrico denominato ElectriCity. Questo polo, situato nell’Alta Francia, comprende tre stabilimenti (Douai, Maubeuge e Ruitz) che sono in via di conversione alla produzione di modelli elettrici. Renault conta di sfornare da qui entro il 2025 400.000 veicoli elettrici per anno. Nelle intenzioni della Renault, questo polo dovrebbe diventare il punto di riferimento continentale in termini di know-how e produzione delle auto elettriche.

Renault Mégane E-Tech Electric: quanto è diversa dalla sorella a motore termico?

La Renault Mégane E-Tech Electric è stata progettata a partire da una piattaforma nuovissima, la CMF-EV, nata appositamente per veicoli elettrici. Ciò ha permesso di avere una vettura dalla linea particolarmente originale e futuristica, con proporzioni particolari date da sbalzi ridotti e da un passo piuttosto lungo in relazione alla lunghezza. Confrontiamola con la Mégane termica, partendo dalle dimensioni, perché se ne possono trarre degli spinti interessanti:

  • lunghezza: 4,21 m (-15 cm)
  • larghezza: 1,78 m (-3 cm)
  • altezza: 1,50 m (+5 cm)
  • passo: 2,70 m (+3 cm)
  • sbalzo anteriore: 800 mm (-119 mm)
  • sbalzo posteriore: 715 mm (-56 mm)

A fronte di una maggiore compattezza, il passo della Mégane E-Tech è più lungo di 3 cm, con benefici per il rapporto dimensioni esterne/abitabilità interna, ulteriormente favorito da una batteria davvero sottile (110 mm) posizionata peraltro piuttosto in basso, fattore che contribuisce a un abbassamento del baricentro di 9 cm (ne beneficia l’agilità).

Una linea dinamica con un tocco di crossover

La Renault Mégane E-Tech Electric ha una linea piuttosto personale, che non si discosta tanto, se non per alcuni dettagli, dal prototipo Mégane eVision del 2020 che la anticipava, ed è il primo frutto del nuovo linguaggio stilistico denominato Sensual Tech, che si contraddistingue per le superfici levigate e morbide della carrozzeria. Sulla Mégane E-Tech debutta anche il nuovo logo, in bella mostra nel frontale. Si trova inglobato in una fascia nero lucido che si collega ai sinuosi fari a led, le cui luci diurne si estendono fino alle prese d’aria laterali del paraurti. Nel paraurti spicca la lama aerodinamica dorata, che contraddistingue le versioni top di gamma.

Di lato la Mégane E-Tech è muscolosa, con passaruota piuttosto pronunciati (quelli posteriori sono ulteriormente messi in evidenza dallo scalino all’altezza del montante C) sotto i quali troviamo ruote di dimensioni importanti, le cui dimensioni vanno dai 18 ai 20 pollici (è il caso dell’esemplare della presentazione). Le superfici sono molto pulite, con le nervature presenti che sono piuttosto leggere, come quella nella parte inferiore o quelle che avvolgono i passaruota, mettendoli ancor più in risalto. Le maniglie delle porte poi sono nascoste: quelle anteriori sono a scomparsa, integrate nella carrozzeria, mentre quelle posteriori sono annegate nel montante C.

Renault Mégane E-Tech Electric

La linea di cintura alta e la spiovenza del padiglione (che sembra quasi sospeso) fanno sì che si abbia una coda piuttosto massiccia, con un lunotto inclinato e di piccole dimensioni (avvolto da due nolder e sormontato da uno spoiler in continuità con il padiglione per migliorare l’aerodinamica). I sottili fanali, uniti da un fascione luminoso interrotto solo dalla Losanga, presentano un raffinato effetto filigranato a tre dimensioni ottenuto da tanti filamenti micro-ottici tagliati al laser che costituiscono due intrecci striati. Infine, così come all’anteriore è presente una sorta di lama dorata che dona un tocco in più di eleganza.

Com’è la Renault Mégane E-Tech Electric all’interno

La Renault Mégane E-Tech Electric è dotata di ingresso keyless: infatti quando il conducente o il passeggero anteriore si trovano a meno di 1 m dalle portiere anteriori, fuoriescono le maniglie, integrate nella carrozzeria. Non solo, vi è poi un bell’effetto scenico ottenuto con i sofisticati fari anteriori e posteriori. I primi producono un fascio luminoso dall’interno verso l’esterno, dopodiché si accendono le luci diurne e gli indicatori di direzione. I secondi prendono vita assieme alla fascia luminosa e agli indicatori di direzione, che hanno scorrimento dinamico. Infine, si attivano due luci integrate nei retrovisori che proiettano a terra il logo Renault e il percorso per salire a bordo.

Renault Mégane E-Tech Electric

Una volta saliti a bordo, colpiscono l’aspetto altamente tecnologico della plancia e la tanta ariosità dell’abitacolo. Infatti l’adozione della piattaforma CMF-EV ha consentito una riorganizzazione degli spazi interni, dai quali spariscono elementi che troviamo abitualmente nelle auto con motore termico, come il tunnel centrale. Ciò fa rima con maggiore disponibilità di spazio.

Il sistema OpenR

La plancia, dallo stile minimale, integra il maxi-schermo OpenR di ultimissima generazione, al debutto su una vettura di serie. Anticipato dai prototipi TreZor (2016), Symbioz (2017) e Morphoz (2019), è estremamente raffinato. L’OpenR ha una peculiare forma a L rovesciata e è composto da due display: uno di fronte al conducente disposto in orizzontale e uno centrale disposto in verticale disposto al centro della plancia, appoggiato su una mensola. Integra anche due bocchette per il climatizzatore, che sono disposte in verticale ai lati dello schermo laterale, ed è rivestito interamente in vetro rinforzato.

La superficie totale di visualizzazione garantita dall’OpenR è di ben 774 cm2, un valore record per la categoria. Il valore totale è ottenuto sommando ai 321 cm2 garantiti dal display da 12,3″ per il guidatore (che ha una risoluzione di 1920×720 pixel) i 453 cm2 del display centrale da 12″ (che ha una risoluzione di 1250×1562 pixel in formato verticale). Quest’ultimo nelle versioni meno accessoriate è in realtà più piccolo ed è in formato orizzontale (9″ con una risoluzione di 1250×834 pixel).

Il sistema operativo è anch’esso tutto nuovo e si chiama OpenR Link, che ha tutto l’ecosistema Google integrato. Dall’OpenR è possibile gestire le varie funzionalità dell’auto, come ad esempio i dispositivi di sicurezza come l’Around View Monitor 3D. Il tutto è gestito dalla terza generazione della piattaforma Snapdragon Automotive Cockpit dell’americana Qualcomm.

Il conducente ha la possibilità di scegliere tra quattro modalità di visualizzazioni diverse per il cruscotto:

  • Driving (pannello di controllo)
  • Navigation (mappe)
  • Zen (minimalista)
  • Battery (stato della carica)

Il display centrale è personalizzabile, potendo scegliere cinque differenti widget (consumi, pressione pneumatici, distanza, eco-monitor, musica) e 8 diversi colori per l’illuminazione.

Renault Mégane E-Tech Electric

I materiali e lo stile

Lo stile dell’abitacolo della Renault Mégane E-Tech è ispirato al mondo dell’arredamento, e si caratterizza per linee morbide e avvolgenti. L’obiettivo degli uomini Renault è quello di, anche attraverso l’utilizzo di materiali inediti (relativamente alle vetture della Losanga), creare un ambiente accogliente, dando agli occupanti la sensazione di sentirsi “come a casa”. I rivestimenti (di cui alcuni ottenuti tramite riciclo) sono differenti a seconda dell’allestimento:

  • negli allestimenti base la plancia è rivestita in tessuto riciclato, così come i sedili;
  • negli allestimenti intermedi, a differenza di quelli base, i sedili sono in tessuto e TEP (effetto pelle). Inoltre la parte superiore della plancia e i pannelli interni delle portiere si arricchiscono di un rivestimento in alcantara;
  • al top di gamma la plancia è rivestita in TEP, mentre i sedili sono in pelle (che può essere nero titanio o grigio chiaro). La parte superiore della plancia e i pannelli interni delle portiere si arricchiscono di un rivestimento in legno Nuo (una prima mondiale per un modello di serie). Si tratta di un materiale costituito da sottili strati di tiglio tagliati al laser e incollati su un tessuto, risultando così morbido al tocco. Un ulteriore tocco di fino è dato dalle impunture dorate e da una striscia luminosa.

In tutte le versioni sono presenti una modanatura orizzontale, che dà un senso di maggiore spaziosità all’abitacolo e i rivestimenti in moquette per le tasche dei pannelli delle porte (un vantaggio per il comfort acustico).

L’illuminazione dell’abitacolo, comprendente anche le strisce luminose della plancia, dei pannelli delle porte del vano per lo smartphone, è full led e si basa sul ciclo circadiano, ossia il nostro ritmo biologico nelle 24 ore, onde per cui cambia il colore automaticamente ogni 30 minuti ed è diversa di giorno e di notte. Di giorno vengono utilizzati i colori freddi, di notte invece quelli caldi (che creano un clima più rilassante). I colori disponibili sono in tutto 48, e selezionabili anche manualmente. Inoltre, i colori variano anche in base alla modalità di guida che si seleziona.

Lo spazio a bordo

Pur essendo lunga solo 4,21 metri, la Renault Mégane E-Tech è sorprendentemente spaziosa grazie al suo passo di 2,90 metri derivante dalla sua natura di vettura elettrica. Prendiamo ad esempio la parte centrale compresa tra i sedili anteriori: data l’assenza del tunnel della trasmissione e lo spostamento della leva del cambio e dei comandi del MultiSense dietro il volante, si è liberato un gran quantitativo di spazio, sfruttato per creare nuovi vani portaoggetti. Uno di questi è collocato appena sotto la mensola su cui è poggiato il display centrale dell’OpenR, e ha una capienza di 7 litri, sufficiente per riporci una borsetta o un qualsiasi altro oggetto altrettanto voluminoso.

Alla base del sostegno per il display centrale troviamo anche il vano per riporre lo smartphone con ricarica wireless integrata. Altri spazi ricavati sono il portabevande (2 litri) e il vano integrato nel bracciolo (altri 3 litri), che può scorrere di 55 mm e ospita al suo interno anche due porte USB Type C e una presa da 12 V. Anche nel bracciolo posteriore trovano posto due prese USB Type C per ricaricare dispositivi elettronici. In totale i vani disseminati per l’abitacolo hanno una capienza di 30 litri, valore record per la categoria.

Il bagagliaio ha una capienza ottima, e peraltro è ben sfruttabile, data la forma molto regolare: parliamo di 440 litri, un valore davvero di ottimo livello (per fare un confronto, quello della Volkswagen ID.3 si ferma a 385 litri). I cavi di ricarica possono essere riposti in un apposito vano di 22 litri ricavato nel sottofondo. Il vano si può ampliare abbattendo i sedili posteriori e anche il sedile del passeggero, se necessario.

Le soluzioni per aumentare il comfort

La Renault Mégane E-Tech Electric è una vettura attenta al comfort degli occupanti, sia posturale che acustico. I passeggeri posteriori, ad esempio, godono del vantaggio del pavimento completamente piatto e di un’inclinazione della seduta di 27° che permettono di avere una postura ottimale delle gambe. Per quanto riguarda l’acustica, è stata sviluppata una protezione denominata “Cocoon Effect Technology”, che prevede l’inserimento di uno strato di schiuma ammortizzante specifica tra il pianale del veicolo e tutta la superficie della batteria. Rispetto alle soluzioni tradizionali di isolamento acustico, questa protezione è più leggera in media di 3 kg, consentendo quindi di risparmiare del peso.

La tecnica della Renault Mégane E-Tech Electric

Veniamo alla parte riguardante ciò che si nasconde sotto la carrozzeria della Renault Mégane E-Tech Electric. La nuova piattaforma CMF-EV, pensata da zero, è stata progettata per coniugare una certa piacevolezza di guida (nonostante un peso di 1.624 kg) e un buon livello di comfort. Ecco che quindi troviamo un nuovo servosterzo elettrico e uno sterzo con rapporto di sterzata ridotto a 12, che si traduce in un comando più diretto. Dietro debutta invece una sospensione di tipo multilink denominata Parallel Link, che abbinata a una nuova colonna di sterzo, permette di migliorare la tenuta di strada.

Ulteriori due elementi a favore di una buona tenuta sono il baricentro basso (-90 mm rispetto alla Mégane con motore termico) e una buona distribuzione del peso, grazie a un’accurata progettazione della batteria. Lunga 1.960 mm e larga 1.450 mm è infatti estremamente sottile (110 mm) ed è distribuita uniformemente su tutto il pianale. Per realizzare una batteria dallo spessore così ridotto gli ingegneri della Renault hanno utilizzato la tecnologia di NMC (Nichel, Manganese, Cobalto) di LG, in cui il Nichel prevale rispetto al Cobalto, così da avere una più alta densità energetica (che è di 600 kW/l). La batteria viene raffreddata tramite un sistema di raffreddamento a liquido posto nella parte inferiore della stessa.

Rigidità dello sterzo, calibrazione del motore e risposta dell’acceleratore sono regolabili tramite il MultiSense. In particolare sono presenti tre modalità pre-programmate (Eco, Comfort e Sport) e una quarta denominata My Sense che è completamente personalizzabile dal conducente. Il passaggio da una modalità all’altra può avvenire in qualsiasi momento, anche sfruttando i comandi vocali.

Autonomia e ricarica

La Renault Mégane E-Tech Electric verrà proposta con due differenti capacità della batteria (che ha un peso di 395 kg):

  • 40 kWh, che garantisce 300 km di autonomia. È composta da 8 moduli di 24 celle ognuno, ed è disposta su un unico strato
  • 60 kWh, che garantisce 450 km di autonomia. È composta da 12 moduli da 24 celle ognuno, ed è disposta su due strati, seppur lo spessore totale risulti invariato.

Gli ingegneri hanno lavorato sull’efficienza energetica della vettura, focalizzandosi in particolare su recupero energetico e scambi termici. Per questo hanno messo a punto un nuovo sistema (brevettato) che è composto da tre elementi:

  • una nuova pompa di calore che utilizza valvole elettroniche e incorpora un nuovo sistema di riscaldamento, ventilazione e climatizzazione.
  • un sistema intelligente di gestione e recupero dell’energia che viene dispersa dalle batterie e dal gruppo motopropulsore. Il recupero è reso possibile da un sistema di raffreddamento a liquido (olio raffreddato ad acqua) per le batterie e il gruppo motopropulsore
  • gestione predittiva della ricarica, che sfrutta il percorso programmato sul sistema di navigazione del veicolo, per portare la batteria alla temperatura giusta quando ci si avvicina al punto di ricarica previsto.

Non manca la frenata rigenerativa, che è sempre attiva quando si è in D: sollevando il piede dall’acceleratore viene recuperata l’energia cinetica prodotta dalla decelerazione per essere trasformata poi in energia elettrica, la quale viene poi stoccata nella batteria. Il conducente può scegliere tra quattro livelli di frenata rigenerativa: al livello 0 è completamente disattivata, mentre al livello 3 il recupero di energia è massimo (particolarmente utile in ambito urbano).

Per quanto riguarda la ricarica della batteria, la nuova Renault Mégane E-Tech Electric si può alimentare da tutte le infrastrutture che erogano corrente alternata (AC), quindi:

  • presa domestica da 10 A/2,3 kW (monofase)
  • wall box da 16 A/2,7 kW o 32 A/7,4 kW (monofase
  • colonnina pubblica da 16 A/11 kW (monofase) o 32 A/22 kW (trifase)

A seconda delle versioni, è possibile ricaricare dalle strutture, come le stazioni di ricarica rapida nelle autostrade, che erogano corrente continua (DC) fino a 130 kW. I tempi di ricarica dichiarati sono i seguenti:

  • fino a 400 km (ciclo misto) in 8 ore su wall box da 7,4 kW
  • fino a 160 km (ciclo urbano) in 1 ora ricaricando da colonnina pubblica da 22 kW
  • fino a 200 km (ciclo autostradale) in 30 minuti da colonnina di ricarica rapida da 130 kW
  • fino a 300 km (ciclo WLTP) in 30 minuti da colonnina di ricarica rapida da 130 kW.
Renault Mégane E-Tech Electric

Il propulsore

Il gruppo motopropulsore è completamente nuovo ed è prodotto in due siti in quanto verrà utilizzato anche da Nissan. Per quest’ultima è prodotto in Giappone, mentre per Renault il sito destinato alla produzione è quello di Cléon. Il motore è di tipo sincrono a rotore avvolto. Renault ha deciso di investire su questa tecnologia perché privo delle cosiddette “terre rare”, il che comporta minori impatto ambientale e costi di produzione su larga scala.

  • 130 CV (96 kW) e 250 Nm
  • 218 CV (160 kW) e 300 Nm

La versione più prestazionale arriva ai 100 km/h in 7,4 secondi e raggiunge una velocità massima di 160 km/h. Come da consuetudine per i veicoli elettrici, è presente un sistema, attivo tra 0 e 30 km/h (andatura da città), che emette un suono percepibile all’esterno, una misura di sicurezza necessaria per segnalare la presenza della vettura ai pedoni (il motore elettrico non fa rumore).

Quando arriverà la Renault Mégane E-Tech Electric

La Renault Mégane E-Tech Electric arriverà in Italia il prossimo anno, con le prime consegne previste per marzo 2022. Nel frattempo la vettura è già pre-ordinabile sul sito della Renault, dove si può anche configurare. La vettura sarà disponibile in sei tinte di carrozzeria: Grigio Aviation, Grigio Scisto, Blu Notturno, Rosso Passion, Nero Etoilé e Bianco Ghiaccio. Per una maggiore personalizzazione, è possibile optare per tinte bi-tono differenziando il colore del tetto, dei montanti e, in funzione degli allestimenti, delle scocche dei retrovisori esterni con le tinte Grigio Scisto, Nero Etolié e Bianco Ghiaccio, con un totale di 13 combinazioni possibili.