Rotismo epicicloidale: un concentrato di potenza
Per definizione, quando si parla di rotismo si intende una serie di ruote dentate capaci di ingranare tra di loro in modo che, il moto di una ruota dentata sia conducente per il moto di una seconda ruota dentata.
Un rotismo epicicloidale è un sistema di trasmissione meccanico molto complesso, non tanto per la sua componentistica quanto per il suo aspetto funzionale.
Comunemente è anche chiamato rotismo planetario perchè, sia il suo funzionamento, sia i titoli della componentistica, ricordano il moto dei satelliti:
La componentistica del rotismo epicicloidale include:
- Pignone sull’albero motore (solare) che da lo start al rotismo.
- Portatreno (o portasatelliti)calettato al pignone motore, conferisce moto ai satelliti.
- Satelliti, ruote dentate esterne.
- Corona circolare, a dentatura interna, che ingranando con i satelliti permette il rapporto di trasmissione.
Classifica delle trasmissioni
- Pignone e corona si muovono simultaneamente, il planetario è bloccato mentre i satelliti sono in fase di stasi.
- Tutti gli elementi sono liberi, i satelliti ruotano attorno ai loro perni, il portatreno rimane immobile.
La corona ed il pignone girano in senso opposto con diverse velocità angolari. - Planetario fermo. Il pignone conduttore costituisce l’ingresso, la corona l’uscita; allora i satelliti condotti ruotano in direzione opposta al pignone mentre la corona condotta ruota in senso concorde al senso del di rotazione pignone.
- Corona immobile. Il pignone costituisce l’ingresso, il portatreno l’uscita. Questo è il massimo rapporto di demoltiplicazione ottenibile da un rotismo epicicloidale.
- La corona costituisce l’uscita. Il pignone è fermo, il portatreno è l’ingresso. Questa configurazione permette di ottenere un rapporto demoltiplicatore medio.
Cosa rende un trapano a batteria così efficiente?
La forza del motore elettrico e le batterie non bastano; il segreto della loro forza è di natura meccanica.
Situato tra il mandrino e il motore elettrico c’è proprio un rotismo epicicloidale.
La coppia generata, in alcuni trapani, da questo rotismo può essere talmente alta da poter avvitare due lastre sottili insieme, con viti particolari (autoperforanti e autofilettanti) senza necessariamente forare e filettare.
Impieghi del rotismo
Essendo che i rapporti di trasmissione sono sviluppati in fila: uno stadio di riduzione sopra l’altro, risulta allora molto comodo quando si vuole ottenere o si necessita di una notevole coppia in uscita in relazione alle dimensioni compatte.
Le classiche applicazioni prevedono il montaggio e l’utilizzo in campo automobilistico, quindi nel differenziale o ancora i sistemi di trasmissione angolare. O nel campo degli elettroutensili come:
- Avvitatori a batteria;
- Trapani a batteria (quelli a corrente alternata usano altre tipologie di rotismo);
- Tassellatori, con la differenza che hanno anche una massa battente per perforare i materiali da costruzione (pietre, calcestruzzo e materiali lapidei in quanto il trapano genera un impulso e i materiali lapidei risultano poco resistenti a compressione).