Ufficiale: il motore rotativo Mazda ritorna sulle auto di produzione a sostegno dell’era elettrica
Chi non si ricorda del famoso motore rotativo (il Wankel) che ha tanto diviso gli appassionati di auto? Propulsore di riferimento per vetture come RX-7, RX-8 e auto da corsa come la 787B (che ha anche vinto la 24 Ore di Le Mans nel 1991) è pronto a tornare sulle vetture di produzione. Mazda ha ufficialmente che questa settimana presenterà una MX-30 elettrica con motore rotativo al Motor Show di Bruxelles.
Mazda presenterà la MX-30 con motore rotativo come range extender
Tuttavia, prima di essere troppo entusiasti del fatto che il rotativo fornirà la propulsione, sappiate che sarà il tanto atteso rotativo del range extender ad estendere l’autonomia completamente elettrica sul primo e unico veicolo elettrico dedicato di Mazda. Nel breve comunicato, Mazda afferma che la vettura ibrida plug-in MX-30 sarà in vendita in Europa in primavera con il motore rotativo come generatore elettrico. Questo non sarà come il 13B delle leggendarie RX-7 e RX-8, ma piuttosto un motore completamente nuovo che dovrebbe avere una cilindrata molto più piccola e probabilmente con un solo design a rotore singolo.
La presentazione ufficiale avverrà il 13 gennaio presso lo stand Mazda, quando scopriremo tutti i dettagli. Tuttavia, ci aspettiamo che vengano annunciate alcune interessanti novità. Già nel 2019, poco più di 3 anni fa, parlammo di alcuni brevetti di un rotativo turbo in questo articolo. Tra le ipotesi avanzate all’epoca ci fu proprio la possibilità di usare il motore come range extender. Avevamo, più recentemente, parlato anche di alcuni brevetti riguardo una sorta di fasatura variabile in quest’altro articolo: un piccolo motore elettrico sull’albero di trasmissione del motore rotativo sarebbe in grado di ritardare leggermente o accelerare momentaneamente la rotazione del rotore per allungare la corsa di aspirazione e imitare il concetto di fasatura variabile delle valvole per l’applicazione rotativa.
Ad accompagnare il nuovo propulsore ci sarà un nuovo logo, che è uno dei numerosi loghi scoperti nel 2021. Fondamentalmente c’è una ‘e’ di elettrico al centro del rotore. Questa è l’immagine ufficiale del comunicato stampa con cui Mazda ha diffuso la notizia.
Le voci che circondano il revival del motore rotativo circolano da anni, con fan irriducibili ed irremovibili sul fatto che un’auto sportiva fosse in lavorazione. Questa nozione è stata supportata da numerosi brevetti di Mazda che mostrano un’auto sportiva a triplo rotore, e i pezzi grossi di Mazda hanno continuamente parlato di come il motore abbia un posto speciale nel cuore di coloro che lavorano nella casa automobilistica.
Per quanto riguarda l’MX-30 con un range extender rotativo, Mazda ha da tempo pubblicato dei teaser di una versione con range extender. L’anno scorso, i dirigenti Mazda hanno confermato che il range extender rotativo sarebbe arrivato in America, con grande anticipo dunque rispetto alla notizia di un arrivo in Europa. L’autonomia, però, non era granché: nel 2022, infatti, sono stati venduti solo 324 esemplari negli Stati Uniti.
I brevetti di Mazda
I range extender sono un’idea abbastanza comune nello sviluppo delle auto a trazione elettrica (occhio, abbiamo detto trazione, non propulsione elettrica: parliamo quindi di quelle auto ibride con trazione esclusivamente elettrica). Quella dei range extender è una soluzione utile nei veicoli elettrificati con batterie relativamente piccole, come l’MX-30 e consiste nell’utilizzare un motore a combustione interna per ricaricare le batterie. Ti stai chiedendo qual è il vantaggio di usare questa soluzione? La risposta è presto data: avere un motore endotermico non collegato alle ruote, ma acceso solo per generare elettricità consente di far funzionare il propulsore nei punti di massimo rendimento in modo da massimizzare le prestazioni e ridurre il consumo specifico. L’idea alla base del rotativo di Mazda è un motore a rotore singolo particolarmente compatto e leggero.
Negli Stati Uniti la MX-30 ibrida con motore rotativo è disponibile già da un poco più di un anno e mezzo. Secondo il brevetto, il primo passo verso l’ottimizzazione dell’efficienza del nuovo rotore consiste nell’impiegare una disposizione a doppia porta di aspirazione. La punta del rotore supera prima la porta primaria prima di avanzare e passare per la porta secondaria nella sua rotazione. La porta secondaria prolunga la “corsa di aspirazione”, consentendo di far entrare più aria nella camera di combustione in situazioni in cui è richiesta un’elevata potenza.
Tuttavia, anche la porta secondaria interferisce con l’efficienza a basse velocità, quindi Mazda ha aggiunto una valvola a farfalla per chiuderla in condizioni di basso carico. Il principio di funzionamento ha lo stesso effetto adoperato con la fasatura delle valvole su un motore tradizionale a pistoni e migliora l’efficienza del riempimento. Ricordiamoci che il sistema di fasatura valvole serve a poter cambiare l’apertura delle valvole in base al carico richiesto. Usare la valvola a farfalla per parzializzare i carichi fa ridurre di molto il rendimento (provocando un incremento notevole dei consumi), e per questo motivo si preferisce ridurre il carico agendo sull’alzata e sul tempismo delle valvole