Il Mugello potrebbe ospitare un Gran Premio in F1 nel 2020 dopo Monza
Nel più totale silenzio, il circuito del Mugello potrebbe entrare a far parte del calendario 2020 di Formula 1 nel caso dovesse essere annullato qualche appuntamento. Dopo che la pandemia Covid-19 ha devastato i piani per la stagione 2020 e ha costretto ad annullare le 10 gare di apertura, la scorsa settimana la F1 ha svelato il suo programma rivisto per la tappa europea del calendario.
Il mondiale prenderà il via con un doppio appuntamento al Red Bull Ring in Austria il 5 luglio, che darà il via a otto gare a porte chiuse in tutta Europa nell’arco di 10 settimane. Il Gran Premio d’Italia a Monza è la data finale del nuovo programma con la gara che si svolgerà il 6 settembre. I boss della F1 stanno lavorando per finalizzare il resto della stagione del campionato del mondo e restano ottimisti nel completare un calendario composto da 15-18 weekend di gara.
Dopo la tappa europea della stagione, la F1 ha pianificato di viaggiare in Asia e nelle Americhe prima di concludere la stagione con le gare consecutive in Bahrain e Abu Dhabi a metà dicembre. Mentre la situazione del coronavirus sembra migliorare in tutta Europa, con la stragrande maggioranza dei paesi che alleggerisce le misure di blocco, stanno emergendo nuovi posti per ospitare dei Gran Premi. Il Brasile e il Messico, invece, sono diventati alcuni dei Paesi più colpiti dalla pandemia, mettendo in dubbio la possibilità di far disputare le gare come previsto per il mese di novembre.
Parlando con la BBC, l’amministratore delegato della F1 Ross Brawn ha ammesso che lo sport deve affrontare le difficoltà nel tentativo di costruire un calendario al di fuori dell’Europa a causa dei Paesi che si trovano in “diverse fasi della situazione con il virus“.
Il Mugello ospiterà un Gran Premio di Formula 1? La situazione al momento
“C’è ancora molta differenza nelle situazioni dei diversi Paesi. Quindi fino a quando non si stabilizza il tutto e non possiamo vedere le condizioni, è difficile impegnarsi”, ha aggiunto Brawn. “Il Brasile è nel mezzo di un periodo molto difficile. Lo stesso vale per il Messico. Ma siamo ottimisti sul fatto che tali situazioni miglioreranno e quindi saremo in grado di costruire un programma attorno a questo“. Ci sono anche punti interrogativi che persistono nei round previsti in Russia, Giappone, Stati Uniti e Vietnam.
Le gare in Australia, Paesi Bassi, Francia e Monaco sono già state archiviate. La F1 si sta preparando per ulteriori annullamenti, anche se il CEO Chase Carey ha sottolineato che ha altre opzioni se dovessero essere annullate più gare. Un piano alternativo per la F1 è di organizzare ulteriori eventi in Europa. Gli ufficiali del campionato hanno tenuto colloqui con circuiti non presenti nel calendario originale 2020, incluso l’Hockenheimring. L’Automobile Club d’Italia è stato ansioso di ospitare una seconda gara in Italia dopo il Gran Premio a Monza. Infatti, ha deciso di di presentare Imola o Mugello come potenziali circuiti per disputare il Gran Premio.
Da allora il circuito del Mugello, di proprietà della Ferrari, è emerso come l’opzione più praticabile. La data provvisoria sarebbe stata assegnata a metà settembre, proprio dopo il Gran Premio a Monza. Un simile scenario consentirebbe alla F1 di rimanere in Italia per una settimana per mettere in scena due gare consecutive nella nostra nazione.
La F1 avrebbe dovuto correre a Singapore due settimane dopo il Gran Premio d’Italia. Il circuito cittadino è, però, potenzialmente escluso in quanto non c’è l’intenzione di disputare il GP a porte chiuse. Il Mugello, che è stato la sede del Gran Premio d’Italia della MotoGP dal 1994 ad oggi, non ha mai organizzato un gran premio di F1 ma ha tenuto dei test stagionali nel 2012.