Alla presentazione di Play Station 5 hanno svelato anche il settimo capitolo della saga Gran Turismo. Discostandosi dalla strada più multiplayer intrapresa con gran turismo sport, il titolo di polyphony digital vuole riavvicinarsi al suo passato.
Il trailer di tre minuti pubblicato non svela moltissimo nel primo minuto, ma finita la presentazione con scene di gara, viene mostrata la schermata principale. Qui emerge fortissima la scelta di ritorno al passato. Una schermata simil Gran Turismo 4 che ha immediatamente riacceso il sentimento nostalgico nei fan del titolo.
Hanno mostrato infatti varie schermate tra cui il tuning shop, dove poter modificare la propria macchina, il mercato dell’usato e molto altro.
Sembra che abbiano scelto la direzione di avvicinare maggiormente il giocatore alla singola auto piuttosto che saltare da una all’altra senza troppe differenze come in Gran Turismo Sport.
Questa è forse la caratteristica più apprezzata dei passati titoli, un rapporto più personale con le singole vetture. Che ha contribuito poi anche al culto per le vetture giapponesi degli anni ‘80 e ‘90.
Gran Turismo sport ha contribuito a creare un passaggio facilmente accessibile nel mondo del simracing. Con una semplificazione delle classi ed un sistema di bilanciamento delle performance ha permesso a molti di muovere i primi passi in questo mondo ora in forte espansione. Un sistema di classificazione dei piloti e di penalità per tagli di pista o collisioni ha aiutato fortemente nel garantire un esperienza più omogenea e godibile del multiplayer. Fin ora il multiplayer dei giochi, più o meno simulativi, era un altalena tra frustrazione per gare perse o distrutte per via di sorpassi da autoscontro e gente che non frena alla prima curva. GT sport ha in parte cambiato il settore.
Seppur Gran Turismo non ha le carte in regola per essere definito un vero simulatore di guida. Grazie alle meccaniche dei pit stop e delle strategie fra gomme e carburante, permette anche ai fan meno dedicati di provare l’esperienza del pilota, se poi si dispone di un volante e pedali si può iniziare la strada per scalare le classifiche dei tempi.
Certamente Assetto Corsa ed Iracing offrono esperienze con una fisica della vettura e del tracciato decisamente più realistiche ma è necessario molto più tempo per ottenere risultati buoni e lottare in gara.
Non è del tutto chiaro come la console next gen, potranno influenzare la fisica ed il comportamento delle vetture, è però auspicabile un aumento di qualità grafica ed fps. Non molti hanno poi sfruttato il PSVR offerto con la Play Station 4 Pro su Gran Turismo Sport. Però con la forte potenza aggiunta si spera in una reiterazione del progetto, magari meno limitato tecnicamente. Perché nella logica di offrire un esperienza realistica ma facilmente accessibile, immergersi con la realtà virtuale in un auto da corsa è decisamente entusiasmante. E poterlo fare con la facilità d’uso delle console sembrerebbe una puntata vincente.
Come da consuetudine vi lascio con un video. In questo video Lewis Hamilton realizza un tempo sul giro che i giocatori dovranno cercare di battere. Questa e altre sono le sfide che la casa giapponese crea per i propri piloti virtuali.