È stata svelata la nuova Dacia Spring Electric, prima auto elettrica del marchio rumeno. Questo nuovo modello, che segue a distanza di meno di un mese le nuove Sandero e Sandero Stepway, era stato anticipato a marzo dal prototipo omonimo. Si tratta di un veicolo con cui la Dacia vuole irrompere con prepotenza nel mercato delle vetture elettriche, facendo leva prima di tutto su quello che è lo storico cavallo di battaglia della casa romena, ossia un prezzo molto più basso rispetto a quello delle dirette concorrenti. Vediamo ora quali sono i contenuti che propone questa nuova Dacia 100 % elettrica.
La nuova Dacia Spring Electric 2021 si va a posizionare nel segmento delle citycar, date le sue dimensioni contenute:
Similmente a modelli come la Suzuki Ignis, la nuova Dacia Spring Electric trae forte ispirazione dal mondo delle suv e crossover, come certifica anche l’altezza da terra di 15 cm. A livello di stile si allinea ai nuovi canoni estetici introdotti con le ultime Sandero e Sandero Stepway, come vedremo adesso. La parte frontale prevede una calandra (chiusa, dato che l’auto elettrica) contraddistinta da una trama tridimensionale data dai motivi geometrici a L e a L rovesciata accoppiati a listelli orizzontali. I quattro listelli superiori sono arancioni e sono allineati alle due lame a led che costituiscono la firma luminosa dei fari, dalla forma pressoché rettangolare.
La fanaleria è suddivisa su due livelli, dal momento che oltre ai fari posti in linea con la calandra troviamo subito sotto un’altra coppia di gruppi ottici. Il cofano è bombato nella parte laterale e presenta delle nervature, ciò contribuisce assieme al generoso paraurti a dare importanza al frontale. Il paraurti nella parte inferiore, oltre alla presa d’aria con due listelli orizzontali, presenta una fascia protettiva in plastica nera, che va poi a estendersi nel resto della carrozzeria. Le calotte degli specchietti sono arancioni, così come i quattro listelli nella calandra. Sono soluzioni estetiche incluse in un pack arancione per la versione di lancio e che include anche la parte decorativa delle barre sul tetto.
La fiancata si caratterizza per i passaruota muscolosi e la fascia protettiva in plastica nera che li avvolge (che come abbiamo detto è estesa a tutto il contorno basso della carrozzeria). Nella parte inferiore delle porte è presente una ampia fascia paracolpi nera con contorno arancione. Le superfici vetrate sono abbastanza estese, con la linea di cintura che similmente a quanto abbiamo visto sulle nuove Sandero sale all’altezza della maniglia esterna posteriore. Il passaruota racchiude piccole ruote con cerchi da 14 pollici di tipo Flexwheel: si tratta di cerchi in lamiera che però sono perforati in modo da permettere l’installazione dei copriruota.
Nella parte posteriore troviamo i gruppi ottici dalla firma luminosa a Y, e un paraurti muscoloso con esteso fascione in plastca nera e, nella parte inferiore, con una piastra in plastica grigia (simil-alluminio). Il paraurti è piuttosto sviluppato in altezza, motivo per il quale la soglia di carico è alta da terra. Il portellone ha apertura con pulsante a vista (appena sotto il logo Dacia) ed è impreziosito da una linea cromata nella parte inferiore.
La Dacia Spring Electric 2021 ha un abitacolo accogliente, omologato per quattro passeggeri, con i due sedili posteriori adatti anche a due adulti. La plancia si caratterizza per le sue forme semplici e sembra essere realizzata quasi interamente con plastiche rigide, come da consuetudine per le auto della casa di Mioveni. La consolle centrale ospita due bocchette rettangolari per l’aria, lo schermo da cui gestire le funzioni dell’impianto multimediale, e ancora due file di comandi, quelli inferiori dedicati alla climatizzazione di tipo manuale. I comandi per i finestrini si trovano nella fila superiore, riprendendo una soluzione vista nella prima Sandero (quella del 2008). In funzione di un contenimento dei costi, il freno a mano è manuale.
Subito sotto la consolle vi sono tre prese USB, e nel tunnel centrale trovano posto un ampio vano portaoggetti e il rotore cromato per gestire il cambio. Questa manopola si può regolare su tre posizioni: D (marcia), N (folle), R (retromarcia). Da notare, nell’immagine qua in basso, che la porzione di plancia che ospita lo schermo del multimedia è in plastica lucida nera con una finitura blu a delimitarne il contorno. Questa decorazione è stata applicata anche ontorno delle due bocchette laterali del clima di forma circolare.
Lato guida si ritrova un volante a quattro razze molto convenzionale con i comandi disposti sulle due razze orizzontali. Sulla razza destra è posizionato il comando per azionare l’assistente vocale. Il quadro strumenti è del tipo misto analogico-digitale, con il display centrale da 3,5 pollici che fornisce alcune indicazioni tra cui la velocità, la carica residua in percentuale e i chilometri percorsi e residui, e la temperatura esterna.
Lo spazio per gli oggetti non manca: la casa dichiara che per i passeggeri anteriori vi sono a disposizione 23,1 litri suddivisi tra il grande cassetto portaoggetti lato passeggero, i pannelli interni delle porte e il vassoio svuota-tasche della consolle centrale. I passeggeri posteriori hanno invece a disposizione due tasche ricavate nello schienale dei sedili anteriori.
Parliamo infine di bagagliaio. Questo è adeguato all’uso prevalente della Dacia Spring, ovvero spostamenti all’interno delle città. Con i sedili in uso la capacità dichiarata è di 300 litri escludendo lo spazio sotto al bagagliaio per la ruota di scorta, che viene offerta in opzione). I sedili sono reclinabili, manca però il frazionamento. Con i sedili abbassati la capacità di carico raddoppia, arrivando a circa 600 litri. Come vedremo dopo, la versione Cargo fa ancora meglio.
La nuova Dacia Spring Electric 2021 è stata espressamente pensata per un utilizzo prevalentemente cittadino. Ne sono una prova le dimensioni contenute, ad esempio. Ma non è tutto qui, perché vi sono alcuni accorgimenti e alcune dotazioni che rendono ancora più facile la vita all’utente alla guida di questa piccola elettrica:
Il motore della Dacia Spring Electric ha una potenza di 33 kW (44 CV), una coppia di 125 Nm ed è abbinato a una batteria agli ioni di litio dalla capienza di 26,8 kWh coperta da garanzia di 8 anni/120.000 km (la garanzia della vettura è invece di 3 anni / 100.000 km) . L’autonomia promessa è di 225 km, rilevati con ciclo di omologazione Wltp. Dacia giustifica l’autonomia della sua Spring Electric rivelando di essersi basata su quello che è l’utilizzo medio giornaliero di un’automobile di segmento A da parte di un cittadino europeo, che percorrerebbe in media 31 km. La ricarica avviene in meno di:
La ricarica avviene tramite la presa frontale nascosta nella mascherina e, se il percorso medio giornaliero di un’auto come la Spring è di 31 km, una singola ricarica dovrebbe essere sufficiente per tutta la settimana.
Tramite il tasto ECO è possibile secondo Dacia aumentare del 10 % l’autonomia della Spring Electric. In questa modalità la velocità viene limitata a 100 km/h e la potenza disponibile è di 10 kW in meno (33 contro 43 kW). In modalità standard la velocità massima è invece pari a 125 km/h.
Degna di menzione è anche la presenza dell’applicazione MY Dacia, che offre alcune funzionalità interessanti. Alcune funzioni della vettura sono comandabili a distanza, ad esempio il climatizzatore, e l’app può anche localizzare la vettura in tempo reale. Fornisce inoltre alcune indicazioni come la carica residudua della batteria, l’autonomia.
L’equipaggiamento di serie della nuova Dacia Spring Electric 2021 prevede:
Vi sono poi degli accessori che saranno a pagamento. Dacia ha fatto menzione di alcuni di questi:
Dacia non ha diffuso informazioni sul prezzo della Spring Electric. Sappiamo solo che a detta dell’azienda sarà l’auto elettrica più economica sul mercato e che sarà offerta in due allestimenti. Si può ipotizzare un prezzo di base compreso tra i 10.000 e i 15.000 euro. La vettura sarà ordinabile a partire da marzo 2021.
La Dacia Spring è stata declinata in tre versioni: oltre alla Electric di cui vi abbiamo parlato finora vi sono infatti anche le varianti Car Sharing e Cargo. Vediamo quali sono le loro peculiarità.
Questa versione è stata appositamente pensata per le società di Car Sharing e, a quanto si apprende dal comunicato stampa, è stato sviluppata sfruttando le competenze acquisite con ZITY, il servizio di car sharing gestito dal Gruppo Renault e Ferrovial a Madrid e Parigi. Le Spring in questo allestimento integrano le tecnologie che permettono la geolocalizzazione e l’apertura delle porte tramite smartphone. Questa versione prevede:
Questa versione Cargo della Dacia Spring è destinata ai lavoratori (non si tratta altro che di una VAN), per cui dispone di alcuni adattamenti che la rendono idonea a essere un mezzo da lavoro. In particolare scompare la panchetta posteriore e il vano bagagli è separato dai sedili anteriori da una rete divisoria. Il piano di carico e i passaruota interni sono ricoperti in plastica, e sono presenti dei pratici ganci di fissaggio. La lunghezza di carico di questa versione arriva a 1.033 mm, per un volume utile di 800 litri e un carico massimo di 325 kg.
La Dacia Spring Cargo è disponibile solo bianca e prevede di serie:
Per ottimizzare il peso, Dacia ha deciso di non dotare questa versione di ruota di scorta.