Qualche settimana prima della presentazione ufficiale della nuova monoposto di Brackley, fissata per il 2 Marzo 2021, arrivano notizie dell’accordo tra il Team Principal della squadra Toto Wolff e Lewis Hamilton (di recente insignito del titolo di Cavaliere dalla regina d’Inghilterra), smentendo i vari rumors sul suo possibile prematuro ritiro. Lewis Hamilton, invece, rinnova il contratto con la Mercedes.
Infatti, il sette volte campione del mondo non perde l’occasione di poter provare a conquistare otto – che potrebbero diventare nove – titoli iridati. Continuando così la scrittura di nuove pagine nella storia della massima categoria del motorsport, nella quale ha già battuto moltissimi record. Lewis si trova a pochi passi dal raggiungere le 100 vittorie in carriera, così come le 100 pole position.
Secondo le ultime notizie, risalenti a qualche giorno fa, il pilota inglese avrebbe firmato per il biennio 2021-2022, ad uno stratosferico compenso di 40 milioni di euro all’anno (5 milioni di euro in meno rispetto a quanto inizialmente richiesto da lui, ma si sa: per via della pandemia da Covid-19, il budget non è più quello di una volta…). Mentre restano ignoti i premi che il pilota potrebbe ricevere nel corso della stagione.
Quanto comunicato da Mercedes AMG F1, tuttavia, fa solo riferimento all’anno in corso. Si pensa, infatti, che sia presente una clausola di estensione del contratto al 2022, senza il pagamento di alcuna penale da parte di Hamilton, che resterebbe così libero di decidere se ritirarsi o meno dalla Formula 1 alla fine di quest’anno.
Riguardo alla decisione sul rinnovo del pilota inglese, Toto Wolff è sicuro che anche lo scomparso Niki Lauda, che occupava la posizione di presidente non esecutivo del team, avrebbe appoggiato questa lunga trattativa, al fine di garantire un prospero futuro sportivo sia per il pilota che per la squadra.
Dietro alle ragioni del tanto chiacchierato ritardo risiede anche la richiesta da parte di Hamilton di collaborare con la casa tedesca anche al di fuori dell’ambiente sportivo. Il pilota non tradisce dunque la sua vocazione ambientalista, confermandosi sempre più promotore di una mobilità sostenibile, e non si arresta nemmeno la sua costante lotta per l’integrazione di categorie sociali vittime di discriminazione.
Non sono arrivate conferme (e nemmeno smentite), invece, sulla richiesta da parte del pilota inglese di un veto sul suo futuro compagno di squadra, nel momento in cui Valtteri Bottas terminasse il periodo previsto dal proprio contratto. Sembrava infatti circolare voce che il sette volte campione del mondo volesse evitare di avere al proprio fianco altri piloti di punta presenti all’interno del circus, uno fra tutti il ruggente Max Verstappen, attualmente pilota per il team Red Bull.
Questi rumors avevano preso piede specialmente dopo che un altro pilota, il campione del mondo F2 2018 e pilota di riserva Mercedes George Russell, aveva mostrato prestazioni da primo della classe al GP del Sakhir guidando proprio la macchina di Lewis Hamilton, non presente per via della malattia da Covid-19 che lo aveva colpito. Alla luce di tutto ciò, Toto Wolff sarebbe libero di scegliere come costruire la coppia di piloti per l’era del “dopo-Hamilton”, la quale, non sembra poi così lontana.
A cura di Alessandro Riva