La hypercar elettrica con la targa ha un nome: si chiama Estrema Fulminea ed è stata realizzata dalla Estrema Automobili, un costruttore italiano di supercar ed hypercar elettriche fondato nel 2020 dall’imprenditore Gianfranco Pizzuto, già co-fondatore e finanziatore di Fisker Automotive nel 2007. Sarà realizzata in soli 61 esemplari, ognuno al prezzo di quasi 2 milioni di euro tasse escluse. L’auto arriverà sul mercato a partire dal 2023. Non è la prima auto elettrica italiana, in realtà: proprio di recente abbiamo parlato della Hongqi S9, anch’essa nata nella Terra dei motori, che ha visto emergere marchi come Maserati, Ferrari, Lamborghini, Pagani, Ducati, Dallara e tanti altri.
La casa automobilistica fa sapere che il nome Fulminea è chiaramente ispirato al simbolo dell’energia elettrica, il fulmine per l’appunto. Ma fanno anche sapere che il nome sull’auto è stato scritto tutto in minuscolo corsivo per sottolineare che è un aggettivo e per il fatto che le minuscole sono le lettere più veloci da scrivere (da paragonare al concetto di prestazioni della hypercar).
Estrema Automobili ha condiviso sul suo sito internet tutte le fasi di come nasce una delle loro 61 vetture, con immagini che partono già dalle semplici bozze. Il processo di progettazione di Estrema Fulminea è iniziato con il sogno di combinare prestazioni estreme con un’aerodinamica attiva avanzata con l’inconfondibile stile italiano. Nel caso di questa vettura la forma è funzionale, senza però rinunciare allo stile nostrano.
Il processo inizia con le prime bozze e i primi disegni. È qui dove vengono buttate giù le idee, mentre successivamente sono riportati nei software di modellazione 3D per effettuate le dovute analisi computazionali e di rendering. Questa è una fase davvero affascinante del processo, dove idee e sogni vengono messi su carta in modo artistico. Man mano vengono aggiunti elementi e dettagli.
Quindi le forme iniziali vengono portate nella modellazione 3D per analisi e rendering più dettagliati. Il processo di ricerca dello stile entra in una nuova fase, dove vengono aggiunti e valutati elementi grafici e dettagli.
Il processo continua con dettagliati test CFD aerodinamici volti a verificare le caratteristiche più importanti di un’auto dalle prestazioni estreme. Elementi aerodinamici attivi come la presa d’aria anteriore variabile e l’alettone posteriore retrattile ottimizzano la resistenza aerodinamica, il carico aerodinamico e altri parametri in base alla velocità e al tipo di utilizzo. Si crea dunque un modello digitale, che tuttavia non può mai compensare del tutto un modello fisico.
L’Estrema Fulminea sarà la prima hypercar stradale ad essere equipaggiata con un pacco batterie ibrido che utilizza una combinazione di celle a stato solido ABEE (Avesta Battery Energy Engineering) accoppiate con ultracondensatori. Il pacco batteria ibrido è progettato e assemblato in collaborazione con lo specialista di batterie IMECAR Elektronik.
Questi due diversi tipi di celle sono confezionati in 2 robuste “custodie” in composito di carbonio separate, quella con gli ultracondensatori sull’asse anteriore mentre quella più grande contenente le celle agli ioni di litio a stato solido “cell to pack” posizionate dietro l’abitacolo e prima dell’asse posteriore per una perfetta distribuzione del peso e un baricentro più basso.
Il propulsore completamente elettrico sarà caratterizzato da 4 motori con una potenza di picco totale di 1,5 MW (circa 2070 cv) che consentiranno alla fulminea di accelerare da 0 a 320 km/h in meno di 10 secondi. Con il suo pacco batterie ibrido da 100 kWh, l’autonomia WLTP prevista sarà di 520 km.
Grazie alle innovative celle a stato solido, la batteria ibrida ad alte prestazioni (con tecnologia cell to pack) raggiungerà una densità di energia senza precedenti di 450 Wh/kg con un peso previsto inferiore a 300 kg e un peso totale a vuoto dell’Estrema Fulminea di 1.500 kg.