Pochi giorni fa la casa di Stoccarda ha rilasciato la nuovissima Porsche 911 GT3 Touring, la sorella senza alettone della eccellente 911 GT3. Con una linea più pulita e un assetto leggermente più stradale che da trackday, ecco rinnovata la tradizione iniziata la scorsa generazione.
Ispirandosi alla Carrera RS del 1973, la casa di Stoccarda ha deciso di riportare in vita un allestimento turistico e raffinato della affilatissima GT3. Infatti dalla scorsa generazione 991.2 della sempre verde 911 la casa tedesca ha creato una versione più stradale della loro arma da trackday, la bellissima 911 GT3. Incentrata alla purezza di guida piuttosto che al tempo sul giro, la vettura è da subito divenuta una ricercata versione della 911. Così dopo pochi mesi dalla presentazione della nuova versione GT3 della generazione 992, ecco l’attesissima versione Touring.
Come consuetudine la versione Touring vede un cambio di design al posteriore della 911. Si mantiene la carreggiata allargata che nasconde un setup sospensivo affilato, ma si perde l’alettone da auto da corsa. Al suo posto un cofano posteriore che raccorda la linea del tetto con il posteriore della vettura, creando una linea pulita che richiama la 911 Carrera RS del 1973, forse la linea più iconica e ricercata della 911. Ad esso viene accompagnato un cambio manuale, scelta non più obbligata, ma decisamente più in linea con l’anima puristica della vettura rispetto l’assolutamente incisivo PDK a 7 rapporti. La downforce persa con l’eliminazione dell’alettone posteriore si recupera con uno spoiler mobile ed il generoso lavoro al sottoscocca che termina in un raffinato ma efficacissimo diffusore posteriore.
Dal lato tecnico/telaistico la vettura parte da una versione allargata e irrigidita del telaio della nuova generazione 992. Specialmente modificato all’anteriore, dove per la prima volta nella storia 911 stradale si abbandona il consueto setup Mac Pherson per un più efficace e sofisticato doppio quadrilatero sovrapposto. Tale scelta permette un più preciso controllo degli angoli di camber, campanatura, in compressione della sospensione. Tale scelta ha portato un forte aumento del grip meccanico all’anteriore con notevole miglioramento in fase di ingresso curva e di feeling di sterzo.
In particolare la versione Touring mantiene il ridotto peso della versione con alettone, riuscendo ad eguagliare la precedente generazione con 1418 kg in configurazione manuale. Tale risultato è stato possibile grazie ad un telaio rinnovato ma specialmente grazie l’impiego di pannelli carrozzeria in fibra di carbonio, che hanno permesso di mantenere il peso ridotto nonostante l’aumento delle dimensioni della vettura e l’obbligo di montare i filtri anti-particolato.
Il motore è lo stesso della GT3, ovvero una versione raffinata e rinnovata del 4,0 litri della scorsa generazione. In particolare un unita aggiornata del 4,0 litri 6 cilindri boxer trovato sulla versione ancora più estrema 911 GT3 RS della generazione 991.2. La potenza è stata aumentata, ma è frutto di un lungo processo di efficientamento dell’impianto di aspirazione e distribuzione.
Il focus tecnico su tali sistemi aggiornati, in grande dettaglio, è nello scorso articolo “Porsche 911 GT3, focus tecnico sul motore da 9000 rpm”.
Come ormai consuetudine sui modelli GT della gamma 911 sono presenti una versione aggiornata dell’impianto frenante carboceramico sviluppato internamente da Porsche. Ed uno scarico sportivo alleggerito anche se tenuto muto dalle recenti normative di riduzione delle emissioni e rumore. Nonostante ciò, il sound d’aspirazione all’interno dell’abitacolo è magistrale. Complice anche la posizione del motore, come da sempre su 911, dietro anche le ruote posteriori. Vi lascio infine il video ufficiale di lancio girato da Porsche in cui fanno cantare il flat six su una meravigliosa strada di montagna.