Motorsport

Audi RS Q e-tron: il prototipo elettrificato per la Dakar 2022

Abbiamo avuto la possibilità di vedere, per la prima volta, dei prototipi da rally estremo elettrici partecipare ad una categoria chiamata Extreme-E. Ma, fino ad ora, nessuno aveva ideato un prototipo con range extender da portare ufficialmente alla Dakar. Infatti, grazie all’Audi RS Q e-tron, la Casa dei quattro anelli punta a dare battaglia ai veicoli con il motore tradizionale a combustione interna. “Schierandosi al via della Dakar, Audi resta fedele alla propria filosofia di sviluppare nelle competizioni le tecnologie più innovative, destinate alle future vetture di serie“, spiega Julius Seebach, amministratore delegato di Audi Sport GmbH e responsabile delle attività sportive di Audi.

Audi RS Q e-tron – Crediti foto: ufficio stampa Audi Italia

Nei rally, ad esempio, abbiamo affinato la trazione integrale quattro. Siamo stati i primi ad aver vinto la 24 Ore di Le Mans con un modello a propulsione ibrida. Ora durante la Dakar testeremo e porteremo al limite i componenti dei powertrain elettrici di domani“, continua Seebach.

La Dakar rappresenta di fatto, una delle competizioni più estreme al mondo. È una sfida sia per gli ingegneri che per i piloti. Si tratta di un evento che dura 2 settimane che prevede tappe giornaliere lunghe anche 800 chilometri. L’Audi sarà il primo costruttore al mondo a portare l’elettrificazione nella Dakar.

Audi RS Q e-tron – Crediti foto: ufficio stampa Audi Italia

Audi RS Q e-tron: la scheda tecnica del prototipo per la Dakar 2022

Come chiaramente è possibile immaginare nel bel mezzo delle tappe, nel deserto, non è possibile ricaricare la batteria. Quindi l’accumulatore va posizionato on-board. Audi ne ha installato uno da 370 chili e una capacità di 50 kWh. L’energia viene fornita dal range extender, ovvero da un motore a benzina TFSI 4 cilindri turbo ad iniezione diretta derivato dal campionato DTM. Il motore sarà utilizzato solo ed esclusivamente per ricaricare il pacco batterie. Dunque avremo a che fare con un ibrido di tipo serie: le ruote sono mosse solo dai propulsori elettrici, mentre il motore termico viene fatto funzionare nelle condizioni di massimo rendimento per ricaricare esclusivamente la batteria.

Audi RS Q e-tron – Crediti foto: ufficio stampa Audi Italia

Il reparto del powertrain elettrico è costituito da tre motori elettrici derivati dalle monoposto di Formula E (Audi partecipa al campionato di monoposto elettriche proprio con la e-tron FE07). La configurazione prevede due MGU, uno per ogni asse. L’auto quindi avrà la trazione elettrica com’era prevedibile. Il terzo motore elettrico, invece, funge da generatore per ricaricare la batteria ad alto voltaggio. È stato necessario adattare gli MGU in quanto le condizioni di funzionamento e le caratteristiche ambientali sono completamente diversi dalle condizioni dei circuiti cittadini.

Audi RS Q e-tron – Crediti foto: ufficio stampa Audi Italia

La potenza massima erogata dai vari motori è di 680 cv anche se non è stato specificato quanti cavalli, a livello regolamentare, sarà possibile usare effettivamente nella Dakar. Audi fa sapere che l’adozione della propulsione elettrica favorisce le condizioni di uso su fuoristrada in quanto tutto il sistema è semplificato rispetto alle vetture con motore tradizionale. Innanzitutto, come ormai è ben noto, la coppia massima sin dai bassissimi giri e può tornare utile nelle difficili condizioni del deserto. Essendo, poi, la trasmissione monomarcia, non troviamo né l’albero di trasmissione (in quanto ogni asse è stato elettrificato in maniera indipendente), né il differenziale centrale.

Gli interni della RS Q e-tron – Crediti foto: ufficio stampa Audi Italia

Esteticamente l’auto ha un design estremamente futuristico e presenta alcune caratteristiche tipiche del design di Audi. La partecipazione alla Dakar 2022 è affidata al team Q Motorsport GmbH che curerà lo sviluppo e la gestione del prototipo elettrico in collaborazione con Audi Sport. L’Audi RS Q e-tron, se da un lato viene meccanicamente semplificata, dall’altra presenta soluzioni estremamente complesse. Ad esempio la trazione integrale prevede dei sistemi che dialogano tra loro per garantire performance e, soprattutto, affidabilità. Entro la fine dell’anno il prototipo verrà testato e parteciperà ad alcuni rally raid. “Sono passati meno di 12 mesi dall’avvio ufficiale del programma e abbiamo progettato la vettura quando le norme regolamentari per le auto a propulsione alternativa non erano ancora state definite. Senza considerare le difficoltà legate alla pandemia da Coronavirus. Quanto fatto finora è straordinario“, conferma Andreas Roos, Project Manager Dakar di Audi Sport.