Il furto dell’auto (o dell’autocarro) è un evento decisamente odioso che, purtroppo, può capitare a chiunque. Per questo è altamente consigliato stipulare un’assicurazione auto che comprenda anche questa evenienza e che ti protegga dalle conseguenze. Come vedremo qui di seguito, infatti i veicoli coperti da un’assicurazione auto contro il furto possono aprire la pratica di rimborso presso la propria compagnia assicurativa e ammortizzare le spese che seguiranno.
Se è la prima volta che ti trovi in questa situazione, sperando che sia l’ultima, dovrai prima di tutto sporgere denuncia presso il Commissariato più vicino, avendo cura di portare con te i documenti attestanti la proprietà e la tua identità. In ogni caso, come vivamente suggerito dal portale di assicurazione auto su realemutua.it, la polizza contro il furto è una delle più importanti da attivare tra quelle accessorie aggiuntive alla Responsabilità Civile.
Come anticipato poc’anzi la prima cosa da fare è dirigersi verso il Commissariato più vicino per sporgere denuncia. Potrai farlo presso la stazione dei Carabinieri o presso la Polizia, dove troverai un incaricato che redigerà il verbale di denuncia.
In questo documento dovranno essere riportate tutte le informazioni che circoscrivono la dinamica dell’evento e qualsiasi dettaglio utile al ritrovamento del veicolo. Quindi assicurati di ricordare data, ora e luogo del furto e di descrivere l’auto in modo accurato, specificando anche cosa c’era all’interno dell’abitacolo.
Questa descrizione serve anche a chiarire se hai subito il furto del libretto di circolazione e del certificato di proprietà che, per sicurezza, ti suggeriamo di fotocopiare e custodire in casa. Una volta ottenuto il verbale firmato l’agente ti spiegherà in dettaglio come procederà l’unità designata in caso di eventuale rinvenimento del veicolo.
A questo punto potrai procedere a fotocopiare il documento e, nel caso in cui tu abbia attivato un’assicurazione auto comprensiva di furto, recarti alla tua compagnia per ottenere il rimborso. In questa fase occorre recarsi presso il PRA, il Pubblico Registro Automobilistico per richiedere il certificato di perdita di possesso dell’auto. È un’operazione indispensabile perché ti esenta dal bollo nell’anno corrente e in quelli successivi che fanno riferimento al veicolo oggetto di furto.
Una volta ottenuti questi due documenti potrai recarti presso la tua compagnia assicurativa alla quale potrai comunicare l’evento via app, fax, telefonata o mail. Ogni compagnia prevede specifiche prassi per cui assicurati di controllare le modalità interne di gestione di questa pratica prima di procedere.
Per poter aprire la pratica di rimborso e avviare la liquidazione occorre una copia del verbale di denuncia entro tre giorni da quando è avvenuto il furto dell’auto. Serviranno anche il documento di perdita del possesso dell’auto e le chiavi di scorta del veicolo per dimostrare che il furto non sia avvenuto per colpa o disattenzione del proprietario. Questa clausola è molto importante perché potrebbe inficiare l’indennizzo dovuto ai casi di furto e incendio da parte della compagnia assicurativa.
Come anticipato poc’anzi il rimborso del danno per furto spetta solo a chi ha sottoscritto un’assicurazione auto comprensiva di furto o incendio, garanzie accessorie da sommare all’RC che, invece, è obbligatoria. Per finalizzare il risarcimento occorrerà anche inviare il certificato di chiusura inchiesta che verrà rilasciato dalla Procura della Repubblica presso il luogo di notifica del furto. Questo documento attesta che l’auto non è stata rinvenuta da parte delle autorità e puoi richiederlo tramite il tuo legale o presso la Cancelleria del Tribunale competente.
Qualora le Autorità dovessero ritrovare la vettura rubata dovrai tornare nuovamente al PRA e richiedere, entro quaranta giorni, il certificato di rientro in possesso. Questo dovrà esser trasmesso alla compagnia assicurativa dopo il rilascio subordinato al pagamento di una marca da bollo di 32 euro.
Se la compagnia avrà già risarcito il cliente la proprietà del veicolo verrà trasferita alla stessa finché non avrà recuperato la cifra di rimborso erogata. Finché il cliente gode del rimborso non spettante, quindi, l’auto non può circolare liberamente e, comunque, dovrà attendere la nuova stipula del contratto assicurativo.