F1, il GP di Imola in calendario fino al 2025
La Formula 1 ospiterà due Gran Premi sul territorio italiano almeno fino al 2025. Secondo le ultime notizie confermate da Ansa, il GP di Imola resterà in calendario almeno per 4 anni (incluso il 2022), restando così in appuntamento fisso almeno fino al 2025. Aci e Liberty Media, infatti, avrebbero raggiunto l’ accordo a cui hanno contribuito il Ministero dell’ Economia, degli Esteri e la Regione Emilia Romagna. È previsto un investimento di 100 milioni di euro.
L’ importanza e la storia del Gran Premio di Formula 1 ad Imola
Il presidente dell’ Aci Sticchi Damiani ha dichiarato: “Accordo complicato ma molto soddisfatti di questo prolungamento fino al 2025 perché fatto da noi che siamo un ente pubblico con un ente privato come la F1. La cosa importante è che siamo riusciti a confermare il GP a Imola fino al 2025 e che avremo due gare di F1 in Italia per i prossimi anni”.
Continua, affermando: “È stato un grande lavoro di squadra. Siamo riusciti a creare un grande gruppo, e devo dire grazie al governo e al premier Mario Draghi, ai ministeri di Esteri, Finanze e Infrastrutture e alla Regione Emilia-Romagna“.
Ricordiamo che Imola è tornata in calendario due anni fa a seguito delle difficoltà nell’ organizzazione dei Gran Premi nelle prime fasi della pandemia da Covid-19. Diversi appuntamenti erano stati cancellati, riuscendo addirittura ad organizzare 3 Gran Premi in Italia in un anno (Imola, Mugello e Monza). I puristi dell’ automobilismo e gli appassionati accoglieranno sicuramente con gioia questa notizia: Imola rappresenta un tassello importante per la massima categoria automobilistica a ruote scoperte. È il circuito che ha visto diverse tragedie nel corso della storia, come quella del 1994 ma ha anche visto diversi episodi che ha reso unica quell’ emozione di vedere quelle auto su un circuito così tortuoso e tecnico come quello di Imola.
Il prossimo appuntamento sul circuito di Imola è previsto per il weekend del 22-24 aprile. La speranza per i tifosi italiani sarebbe quella di vedere nuovamente un team italiano imporsi al comando, che sia la Ferrari o l’ AlphaTauri com’ è successo a Monza nel 2020.
Cenni sulla storia del circuito di Enzo e Dino Ferrari
Il vero nome del circuito, come anticipato dal titolo, è Autodromo Enzo e Dino Ferrari. L’ inaugurazione del tracciato risale al 1953 e nel corso degli anni di hanno corso sia auto che moto. Ancora oggi, Imola è presente nel calendario mondiale di Superbike e da un paio di anni anche la Formula 1 è tornata a ruggire sul circuito immerso nella natura.
Prima del ritorno a seguito della Pandemia, la Formula 1 aveva corso fino al 2006. A seguito, però, degli incidenti mortali di Senna e Ratzenberger del 1994, il circuito ha subito delle radicali modifiche. La curva del tamburello, in particolare è stata resa più lenta aggiungendo una chicane. La curva veloce, invece, dove ha picchiato Roland Ratzenberger, è stata rallentata in termini di velocità di percorrenza aggiungendo una variante. Alcune modifiche sono state apportare anche alle curve denominate Acque Minerali: ora ci sono due pieghe veloci al posto della vecchia chicane più una via di fuga molto più ampia. Anche il tratto in cui ha sbattuto Barrichello nel venerdi del weekend del ’94 è stato modificato: parliamo della Variante Bassa.
Oggi, dal 2020, Imola torna ad ospitare un appuntamento di Formula 1. Beati gli abitanti che godranno della vista sul circuito dalle proprie case nelle immediate vicinanze. In entrambe le edizioni, lo spettacolo non è mandato, nonostante si dicesse che le moderne vetture fossero “troppo grandi” per quel circuito con una carreggiata così stretta.