Bosch e WeRide in sinergia per la guida autonoma
Bosch e WeRide per la guida autonoma – Il settore automotive è costantemente messo in discussione in termini di futuro della mobilità. Le decisioni attuali in merito ad elettrificazione, transizione energetica, connettività e sostenibilità sono determinanti per i prossimi anni. In quest’ottica, particolare importanza riveste il ruolo della guida autonoma, e chi decide di investire nel suo sviluppo.
Fra le varie aziende attive anche Bosch da svariati anni procede in questa direzione cercando di ottimizzare quelli che sono i fattori fondamentali per il successo di questa nuova tecnologia: fattibilità delle soluzioni proposte e fiducia dell’utente finale.
Bosch e WeRide: la partnership per la guida autonoma
Bosch insieme a WeRide ha siglato un accordo che vedrà le aziende impegnate a sviluppare e portare sul mercato cinese una tecnologia di Autonomous Driving (AD). L’investimento di Bosch gioverà anche ai costruttori cinesi che potranno usufruire dei software per i propri veicoli. Ciò contribuirà ad accelerare lo sviluppo per la produzione in serie di soluzioni avanzate di guida intelligente con un livello SAE 2-3, e nell’ottica di consegnare agli utenti finali un prodotto più sicuro e confortevole.
I dettagli economici sono ancora sconosciuti ma la collaborazione è già attiva. All’interno della multinazionale tedesca, la maggiore produttrice di componenti per autovetture, sanno bene che il futuro è rappresentato da quelli che sono i trend inesorabili di un mondo che sta cambiando come l’IoT (Internet of Things) e l’AI (Artificial Intelligence).
Queste, prerogative imprescindibili del periodo di transizione tecnologica che stiamo vivendo, come ha dichiarato lo stesso Angelo Formenti, HR Manager Bosch Mobility Solutions, durante l’apertura del Talent Talk a cui ha partecipato l’azienda al Motor Valley Fest lo scorso 26 maggio.
WeRide: azienda globale per la guida autonoma
WeRide, il fornitore cinese che ha già svariate collaborazioni con costruttori mondiali di auto e di recente anche con Bosch, sviluppa tecnologie per la guida autonoma di livello SAE 4. La start-up nasce nel 2017 a Guangzhou, in China, in un panorama, quello cinese, che dispone di una consolidata esperienza tecnologica grazie alla presenza di svariati poli di ricerca sul territorio.
WeRide gode del privilegio di essere stata una delle prime aziende ad aver avuto l’autorizzazione per testare i veicoli a guida autonoma anche al di fuori della Cina. Attualmente la start-up conduce test in più di 15 città in tutto il mondo. Robovan, Robobus, Robotaxi e Robo Street Sweeper sono i prodotti a guida autonoma della casa cinese, testati continuamente in differenti contesti e condizioni climatiche anche estreme.
Grazie alle partnership con importanti OEM globali e ad una fase di testing molto attiva, l’azienda può vantare una percorrenza di oltre 11 milioni di km di AD. Numeri importanti che consentono l’acquisizione di dati indispensabili durante la fase di sviluppo. I software installati sulle auto devono essere sempre più vicini al feeling del pilota per elaborare nel modo più corretto le informazioni e prendere le decisioni migliori real time.
Guida autonoma: le caratteristiche del progetto Bosch e WeRide
La soluzione avanzata di guida autonoma è stata pensata in modo particolare per rispondere alle esigenze del mercato cinese. Piattaforme informatiche centralizzate, sensori, applicazioni software e servizi cloud sono alcuni dei punti tecnici chiave del progetto. Ovviamente all’attività si aggiungono tutti i servizi a livello di sistema, che includono cyber security e sicurezza funzionale per la verifica e il rilascio dei sistemi.
L’alleanza con il gruppo Bosch non è casuale. L’esperienza del colosso tedesco nel settore automobilistico, anche protagonista di importanti innovazioni, è fondamentale per guidare lo sviluppo del progetto nella giusta direzione.
Lo scetticismo nei confronti della guida autonoma
Gli investimenti sono necessari al raggiungimento di livelli di guida autonoma più avanzati e sicuri. Infatti, fra i principali ostacoli alla diffusione dei veicoli a guida autonoma c’è la questione della sicurezza in quanto la maggior parte degli utenti ritiene questa tipologia di veicoli non ancora particolarmente sicuri.
Oltre a ciò, l’introduzione dei sistemi di AD richiede la revisione del codice stradale: modifiche e sezioni apposite sono necessarie per regolarne al meglio la circolazione. Ma non è finita qui. Anche i contesti urbani hanno bisogno di essere ridefiniti: ridisegnare gli spazi è necessario affinché i centri delle città possano essere vivibili e connessi allo stesso tempo.