La Ducati Monster si aggiorna con la nuova versione SP e continua la tradizione dell’essere una moto quanto più compatta, leggera ed essenziale possibile. Troviamo un motore sportivo versatile anche sulle strade pubbliche, abbinato ad un telaio di derivazione Superbike. A muovere la due ruote italiana c’è il Testastretta 11°: si tratta di un motore bicilindrico 4 valvole raffreddato a liquido con distribuzione desmodromica da 111 cavalli. Il Front Frame ricorda la Panigale V4: il telaio estremamente leggero è realizzato in alluminio ed è fissato alle teste del motore. Ancora oggi la Monster è il punto di riferimento per le Naked.
Con la Monster SP si alza l’asticella delle prestazioni: questo modello è caratterizzato da una serie di componenti pregiate in grado di rendere la moto ancora più leggera, efficace e divertente nella guida sportiva, oltre che più “cattiva” esteticamente. La Monster SP può essere contraddistinta dalla livrea che richiama i colori delle Desmosedici che corrono in MotoGP quest’anno, dall’anodizzazione dorata della forcella Öhlins NIX30 e dalla presenza del silenziatore omologato Termignoni di serie. La Ducati Monster SP è disponibile anche in versione depotenziata per la guida con patente A2.
Partiamo dal fattore che colpisce sin dal primo impatto: il design. La nuova Monster, introdotta da Ducati nel 2021, si evolve conservando il DNA originale – minimalista e funzionale – della primissima versione del 1993. Il motociclista ha solamente ciò che serve per divertirsi in moto, ovvero motore, sella, serbatoio e manubrio. La nuova generazione di Monster rimane fedele agli stilemi che da sempre caratterizzano la naked Ducati: il serbatoio a “dorso di bisonte”, il faro circolare “incassato nelle spalle”, la coda pulita, il motore protagonista. Il tutto evoluto in chiave moderna, sportiva, elegante, sofisticata e tecnologica.
Le linee della moto sono essenziali, pulite, con tutti gli elementi tecnici che contribuiscono al design. Il serbatoio è l’elemento caratterizzante del design della moto. Con il suo dorso curvo e i profondi incavi per le ginocchia, si sviluppa verso la ruota anteriore sovrastando gli indicatori di direzione dinamici integrati nelle ali laterali e si accorcia per migliorarne l’ergonomia. La coda corta è caratterizzata da un telaietto posteriore a vista che riveste funzione strutturale ed estetica e da due fianchetti ispirati al codino della Panigale V4.
Il faro full-led continua ad essere di forma circolare, sottolineato dalla firma luminosa della luce diurna e modernizzata dalle componenti tecniche che restano a vista. Con la versione SP, la Monster assume un look più sportivo e grintoso grazie all’effetto visivo delle sospensioni Öhlins anodizzate oro, al cupolino e alla cover sella, al silenziatore Termignoni omologato di serie e alla livrea dedicata. Come già anticipato, la livrea della versione SP presenta una grafica ispirata alle Desmosedici del team ufficiale di MotoGP. È caratterizzata da un gioco sui tre toni di rosso delle diverse tag – Rosso Ducati, Racing Red, Rosso Amaranto – a contrasto con il nero lucido.
La sella rossa richiama il mondo delle corse, e contribuisce a dare una sensazione di leggerezza al codino creando continuità visiva con i fianchetti nella stessa tinta. Su questi ultimi è stata riportata la bandiera italiana, assieme al logo specifico Monster SP. Anche sul serbatoio, la scritta Ducati è caratterizzata da dimensioni più elevate.
Come già anticipato ad inizio articolo, la Ducati Monster SP è spinta dal bicilindrico Desmodromico Testastretta 11° di 937 centimetri cubici, alleggerito, raffinato e potenziato. Omologato Euro 5, questo motore conta su una potenza massima di 111 CV a 9.250 giri/minuto e una coppia massima pari a 93 Nm a 6.500 giri/minuto. La curva di erogazione è regolare su tutti i regimi, con particolare attenzione ai medio-bassi, quelli più utilizzati su strada. Nonostante le prestazioni, anche l’affidabilità non sarà un problema per i futuri proprietari. I tagliandi per il cambio olio hanno una scadenza di 15.000 km, mentre il controllo ed eventuale regolazione del gioco valvole va eseguita ogni 30.000 km. L’utilizzo del sistema Ride by Wire consente l’adozione di diverse modalità di guida, aggiornate e ricalibrate specificamente per la versione SP, per offrire la possibilità di cambiare il carattere del motore secondo i gusti o le necessità.
La frizione antisaltellamento lavora in bagno d’olio ed è estremamente leggera da azionare e modulabile, ma allo stesso tempo più performante nella trasmissione della potenza. Il sistema lavora in modo bidirezionale “spingendo” i dischi uno contro l’altro in accelerazione e alleggerendo la pressione delle molle quando viene applicata una coppia contraria, evitando quindi il bloccaggio della ruota posteriore nelle staccate più violente. Il cambio è dotato del Ducati Quick Shift bidirezionale di serie, per supportare al meglio il pilota nella guida sportiva e allo stesso tempo ridurne l’affaticamento nei viaggi più lunghi.
Il motore è collegato a un telaio Front Frame in alluminio concettualmente simile a quello della Panigale V4, che contribuisce alla leggerezza generale della moto. Anche il forcellone è realizzato in alluminio con una struttura dallo schema simile a quella utilizzata dalla Multistrada V4. La Monster SP diventa ancora più leggera, con un valore in ordine di marcia di 186 kg.
L’interasse è di 1.474 millimetri, facendo risultare la moto particolarmente compatta. Su Monster SP, il leggero codino autoportante realizzato in GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer) che funge da alloggio per tutti gli elementi elettrici ed elettronici ospita una batteria agli ioni di litio, più leggera di 1,7 chili rispetto a quella montata sulla Monster “normale”.
Sulla Monster SP troviamo una forcella Öhlins da 43 mm di diametro e un ammortizzatore Öhlins, entrambi completamente regolabili, che rispetto alle unità del Monster standard, aumentano il feeling del pilota e soprattutto l’angolo di piega raggiungibile e la capacità di chiudere la traiettoria. La forcella, in particolare, contribuisce all’alleggerimento generale della Monster SP risultando più leggera di 0,6 kg rispetto a quella adottata dalla Monster standard. La precisione della traiettoria viene ulteriormente migliorata grazie all’adozione di un ammortizzatore di sterzo Sachs.
L’impianto frenante migliora nelle prestazioni, crescendo in potenza e modulabilità grazie all’adozione di pinze radiali Brembo Stylema che agiscono su dischi da 320 mm di diametro caratterizzati da nuove flange in alluminio. Al retrotreno rimane il disco singolo da 245 mm. Le modifiche consentono alla Ducati Monster SP di esprimere una maggior potenza frenante ma anche di migliorare in agilità grazie alla riduzione delle masse non sospese: le pinze Stylema consentono un risparmio di peso di 0,4 kg, le flange in alluminio altri 0,5 kg.
Per quanto riguarda la posizione di guida, la riprogettazione delle sovrastrutture effettuata con il modello 2021 ha consentito di definire una triangolazione più moderna per pedane, sella e manubrio rispetto ai modelli del passato. La sella si trova a 840 mm da terra per via della maggiore escursione ruota delle sospensioni, e per il maggior spessore dello schiumato della sella pilota che crea una posizione più caricata sull’avantreno e capace di offrire un maggior controllo.
La Ducati Monster SP è dotata di gestione dell’acceleratore Ride By Wire, soluzione che consente l’implementazione di Riding Mode (ricalibrati in ottica sportiva) per modificare l’erogazione del motore e le tarature dei controlli elettronici adattandosi alle condizioni della strada e/o alle capacità di guida del motociclista. L’ABS, regolabile su tre livelli, offre la funzione cornering nei livelli più elevati. Il livello 3 corrisponde al massimo grado di intervento. Il livello 2 adatta l’intervento dell’ABS a prestazioni sportive. Il livello 1 non prevede alcun controllo sul sollevamento del posteriore e il sistema adotta una strategia che gestisce solo l’anteriore, offrendo le massime performance nell’utilizzo in pista. Ognuno di questi livelli può venire associato a un Riding Mode.
Il controllo di trazione DTC è configurabile su otto livelli di intervento, con tarature preimpostate e modificabili per ciascuno dei tre Riding Mode. Troviamo anche un sistema di Launch Control, selezionabile su tre livelli, che consente di ridurre al minimo il pattinamento della ruota posteriore nella partenza da fermo. Il sistema una volta attivato, a seguito di un’apertura completa del gas fisserà in autonomia i giri del motore ad un target stabilito a seconda del livello selezionato, lasciando al pilota solo il compito di gestire la frizione in partenza.
L’impennata viene gestita elettronicamente migliorando la sicurezza di guida ma, al tempo stesso, assicurando le migliori prestazioni possibili in accelerazione. Il sistema antimpennata è regolabile in modo indipendente dagli altri controlli ed è stato ricalibrato nelle strategie per adeguarsi al nuovo bilanciamento della ciclistica.
La Monster SP è dotata di Riding Mode dedicati. Le tre modalità di guida denominate “Sport”, “Road” e l’inedito “Wet”, ottimizzano il comportamento della moto secondo l’ambientazione di guida prescelta configurando il carattere del motore (Power Mode) e i livelli di intervento di ABS, DTC e DWC. È possibile passare da un Riding Mode all’altro mentre la moto è in marcia. Ciascun Riding Mode è configurabile in totale libertà dal pilota.
In modalità “Sport” il motore fornisce 111 CV e una risposta diretta del Ride-by-Wire all’apertura del gas, ridotto intervento del sistema DTC e livello 2 dell’ABS. È presente un moderato controllo del sollevamento del posteriore. Il DWC è settato a un livello che esalta la guida sportiva.
In modalità Road il motore eroga 111 CV con una risposta più progressiva del Ride-by-Wire all’apertura del gas, maggior intervento del sistema DTC e livello 3 dell’ABS per garantire la massima stabilità in frenata e il controllo del sollevamento del posteriore. Il DWC è tarato a un livello ottimale per una guida rilassata.
In modalità Wet il motore eroga 75 CV con una risposta particolarmente addolcita del Ride-by-Wire all’apertura del gas per la massima sicurezza sui fondi scivolosi, intervento ancora più consistente del sistema DTC e livello 3 di efficienza frenante dell’ABS con massima stabilità in frenata e controllo del sollevamento del posteriore.
Il cruscotto della Monster SP si avvale di un display TFT a colori da 4,3” con grafica ispirata a quella della Panigale V4, che offre tutte le informazioni utili per la guida e che permette di modificare le impostazioni dei Riding Mode e dei controlli elettronici con il supporto di un’interfaccia grafica che utilizza immagini specifiche di questo modello. Il cruscotto è predisposto per visualizzare le informazioni del Ducati Multimedia System (DMS), che consente di connettere alla moto, attraverso il modulo Bluetooth disponibile come accessorio, il proprio smartphone e di gestirne alcune funzioni attraverso pulsanti al manubrio.