Oggi, un comunicato da Maranello ha annunciato che Frederic Vasseur entrerà a far parte della Scuderia Ferrari. A partire dal 9 Gennaio 2023 l’ingegnere aeronautico francese assumerà i ruoli di Team Principal e Direttore Generale. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Frederic Vasseur in Ferrari come nostro Team Principal. Nel corso della sua carriera ha combinato con successo i suoi punti di forza tecnici come ingegnere qualificato con una costante capacità di tirare fuori il meglio dai suoi piloti e dai suoi team. Questo approccio e la sua leadership sono ciò di cui abbiamo bisogno per spingere la Ferrari in avanti con rinnovata energia”. Queste le parole dell’amministratore delegato Ferrari Benedetto Vigna.
Non è sicuramente un volto nuovo nel mondo del Motorsport. Infatti, Frederic Vasseur vanta oltre 25 anni di esperienza nelle corse automobilistiche. Nel 1996 fonda il team ASM con la quale compete e vince facendo emergere talenti come Lewis Hamilton e Romain Grosjean. Nel 2004 la collaborazione tra Frederic Vasseur e Nicolas Todt, fa nascere l’ART Grand Prix. Frederic Vasseur raggiunge così importanti traguardi:
Approda in Formula 1 nel 2016 con il Team Renault come Team Principal. Lascia a fine stagione per diversi disaccordi su come gestire il team con l’amministratore delegato Cyril Abieteboul. L’anno successivo, viene nominato Amministratore Delegato di Sauber Motorsport AG e Team Principal di Sauber F1 Team. Egli ebbe il compito di ricostruire la squadra, la quale al momento della sua nomina era ultima in classifica. Forse, il merito di Frederic Vasseur, in questo caso, fu quello di ricostruire i rapporti con la Ferrari. La squadra migliorò classificandosi ottava nel campionato costruttori. Anche nel 2018 la Sauber-Alfa Romeo ottenne buoni risultati facendo esordire in quella stagione proprio Charles Leclerc. Infine le ultime stagioni, con il sesto posto quest’anno; fino ad oggi con l’annuncio in Ferrari.
“Sono davvero felice e onorato di assumere la guida della Scuderia Ferrari come Team Principal. Essendo una persona che ha sempre avuto una passione per il motorsport per tutta la vita, la Ferrari ha sempre rappresentato per me l’apice del mondo delle corse. Non vedo l’ora di lavorare con il talentuoso e appassionato team di Maranello per onorare la storia e il patrimonio della Scuderia e portare avanti i nostri Tifosi in tutto il mondo”. Le parole di Frederic Vasseur.
Il titolo di questo paragrafo è provocatorio. Chiaramente non è possibile fare un confronto fra Binotto e Frederic Vasseur, ma la domanda centrale è la seguente: Mattia Binotto è stato davvero così “malvagio” per la Ferrari?. “Il Faraone” così lo chiamavano a Maranello fu chiamato quando la Ferrari era praticamente al collasso. In pochissimo tempo, nonostante il dominio Mercedes-RedBull ha ottenuto buoni risultati. Ciò è dimostrato dal fatto che nell’ultima stagione la Ferrari è stata competitiva, fino ad un certo punto. Ora, sia per la famosa “normativa” (di cui non voglio fare nome) di metà stagione, sia per errori grossolani, soprattutto strategici; la Ferrari non è più riuscita a competere. Ripeto, Binotto non è stato perfetto ma dopotutto abbiamo visto la Ferrari vincere qualche gara.
La situazione odierna mette Frederic Vasseur ad interpretare lo stesso identico ruolo del suo predecessore. Quindi quello che succederà a fine stagione sarà un confronto diretto tra 2 uomini che hanno avuto lo stesso ruolo, in pratica un confronto fra numeri. A questo punto la domanda è semplice: Non è forse proprio questo il problema? Avere una persona con più ruoli potrebbe essere stata la causa di alcuni errori grossolani che potevano essere evitati? Come sarebbe finito il campionato senza questi sbagli?. Avrebbe vinto comunque la RedBull visti i problemi di affidabilità del motore, ma si sarebbero evitate “situazioni non degne di Ferrari”. Almeno da un punto di vista strategico. Tuttavia, considerando che la F175 è secondo me un buon progetto, quello che manca e (a quanto pare mancherà) in Ferrari è una reale gerarchia, con ruoli chiari e ben definiti. Chiaramente Mattia Binotto ha anche le sue responsabilità.
“Persona franca e diretta, ho un buon rapporto con Fred” ha detto Charles Leclerc proprio pochi giorni fa a Bologna durante la cerimonia di premiazione della Fia, riferendosi a Frederic Vasseur. Il pilota Ferrari ha anche aggiunto “le mie opinioni non influenzeranno le scelte del successore di Mattia, mi fido del fatto che Elkann e Vigna prenderanno le decisioni giuste”. Charles Leclerc è sicuramente legato a Frederic Vasseur. Deve a lui il suo debutto in Formula 1 nel 2018 con la Sauber. Inoltre si conoscono dai tempi della ART, la squadra fondata nel 2004 da Frederic Vasseur e il suo manager, Nicolas Todt, figlio di Jean, ex Ferrari ed ex presidente Fia.
Leclerc oltretutto, ha sempre voluto avere il ruolo di “primo pilota”, cosa che con Binotto non è mai stata chiara. Quindi, l’ascesa di Frederic Vasseur potrebbe facilitare la gerarchia fra i 2 piloti del cavallino. Chi ci guadagnerà di più la Ferrari o Leclerc?.
Già da fine Settembre il Cavallino Rampante sta lavorando alla vettura del 2023. Il progetto F1-75 è stato abbandonato per far fronte ai nuovi regolamenti. Red Bull porterà evidenti evoluzioni e ci si aspetta un salto di qualità da parte di Mercedes. La Ferrari non può restare a guardare. Quello che si sa è che la carrozzeria in scala è già in produzione. Mentre, il modello fisico completo potrebbe essere completato a breve. Il cambiamento più evidente si vedrà sulle pance, sempre più stile Red Bull. Questo perchè il nuovo regolamento che prevede un fondo rialzato di 15 mm, obbliga ad un necessario ripensamento dell’aerodinamica per potenziare e beneficiare dell’effetto suolo. Inoltre, si ipotizza un nuovo schema di sospensione posteriore Push Rod (Pull Rod 2022). Ciò potrebbe in parte compromettere la trazione del motore Ferrari, la quale è stata un vantaggio quest’anno.
Insomma, la Formula 1 è già nel 2023 e anche se gran parte dello sviluppo della nuova monoposto è merito di Binotto, sono convinto che Frederic Vasseur farà bene a Maranello. E comunque era dal 2009, a seguito dell’addio di Jean Todt, che un francese non assumeva questo ruolo.