Crash test: cos’è, nuovo sistema di valutazione di Euro NCAP
Nel corso della storia la sicurezza stradale, ed in particolar modo dei veicoli che ognuno di noi guida per le strade, ha fatto passi da gigante. A contribuire a tutto ciò sono state innumerevoli invenzioni, dove tra le più comuni possiamo considerare le cinture a tre punti e l’airbag. Un altro importante fattore ha però contribuito sia alla comprensione che alla valutazione della sicurezza di un veicolo, ovvero l’utilizzo dei crash test.
Cos’è un crash test
Un crash test è una forma di collaudo distruttivo che ha lo scopo di verificare il comportamento della vettura sotto diverse situazioni di impatto, così da poterne valutare dal punto di vista sperimentale l’efficacia in termini di assorbimento di energia e quindi la sicurezza dei passeggeri. Questi test sono riconosciuti a livello internazionale e vengono effettuati da enti privati su commissione di istituzioni pubbliche, oppure, nel caso di alcuni costruttori, tramite un proprio centro.
Un elemento caratteristico dei vari enti per la realizzazione di crash test è la continua evoluzione dei mezzi e metodi di valutazione dei veicoli, al fine di rendere quest’ultimi sempre più sicuri. Vediamo quindi in che modo si sono evoluti i crash test nella storia e quali sono i nuovi cambiamenti che l’ente europeo Euro NCAP ha previsto per il futuro.
Evoluzione dei crash test nella storia fino all’ EuroNcap
Il primo crash test della storia è avvenuto nel 1911 nel Regno Unito, con lo scopo di capire cosa provocasse lo sbandamento e l’urto delle auto, proprio nella speranza di renderle più sicure. Si parla però ancora di prove localizzate e con l’obiettivo principale di capire il comportamento del veicolo. La necessità di un mezzo sistematico per analizzare ed attenuare gli effetti degli incidenti sul corpo umano fu rilevante solo dopo che l’auto diventò un mezzo comune nella vita quotidiana.
Nel 1930 i tassi di mortalità raggiunsero quote preoccupanti, 15.6 incidenti ogni 160 milioni di chilometri per veicolo e questa quota continuava a crescere. L’interno dei veicoli non era sicuro neanche a velocità ridotta, a causa di cruscotti in metallo rigido, piantone di sterzo non pieghevole, pomelli e leve sporgenti e assenza di cinture di sicurezza. Tutto ciò spinse le case automobilistiche a realizzare prove di crash test per le proprie auto in maniera tale da renderle più sicure.
A livello europeo si deve aspettare fino al 1997 per la nascita dell’Euro NCAP (European New Car Assesment Programme), ovvero l’ente dedicato a testare le auto di nuova introduzione sul mercato europeo per valutarle con chiarezza e imparzialità rispetto alla sicurezza, attraverso una serie di prove normate. I primi tre test che vennero considerati furono l’impatto frontale, a partire da una velocità di 64 km/h, l’impatto laterale a 50 km/h e il test d’investimento del pedone a 40 km/h. In base ai risultati di questi tre test veniva assegnato un punteggio da una a quattro stelle.
Nel 2001 invece viene introdotto un test opzionale, il test del palo, dopo che le quattro stelle furono considerate troppo semplici da raggiungere. Questo test, che doveva essere espressamente richiesto e finanziato dalla casa automobilistica, consisteva nel lanciare l’auto contro un palo a 29 km/h per valutare la bontà degli airbag. Inoltre, nel punteggio finale venivano considerati anche quei dispositivi che avvisano i passeggieri e guidatore del mancato allacciamento delle cinture. Dal 2003 fino al 2008 invece, si sono considerati punteggi separati per la protezione dei bambini, che fino ad allora non erano mai stati valutati con punteggio a stelle. Nella seguente immagine invece è possibile osservare tutti gli elementi introdotti dal 2016 fino al 2020.
Attuale Sistema di valutazione
La continua ricerca di sistemi sempre più efficaci per la valutazione delle auto ha portato agli odierni criteri di valutazione, che però saranno ancora una volta cambiati in vista del 2030. Per poter capire i cambiamenti che verranno effettuati è bene prima avere una conoscenza degli attuali metodi in vigore. Il sistema di valutazione, come accennato in precedenza, si basa sull’assegnazione di un massimo di 5 stelle, in cui il punteggio complessivo dipende dai risultati ottenuti in quattro aree:
- Sicurezza degli adulti
- Sicurezza dei bambini
- Protezione degli utenti vulnerabili dalla strada
- Safety Assist
Per ognuna di queste aree si hanno degli scenari specifici che vengono presi in considerazione, per esempio, nel caso della sicurezza degli adulti, si hanno prove di impatto frontale, laterale, tamponamento e di soccorso ed estrazione. Per ognuna di esse si hanno quindi dei test effettuati secondo specifiche procedure in modo tale da essere riproducibili allo stesso modo per ogni veicolo testato.
Il numero di stelle riflette sia le prestazioni che la qualità degli equipaggiamenti di sicurezza presenti sul veicolo. Inoltre, se un veicolo non presenta dei requisiti minimi, non può essere selezionato per l’assegnazione delle stelle, quindi una valutazione povera non indica una mancata sicurezza, ma solo un livello inferiore rispetto ad eventuali altri veicoli.
Un altro aspetto da considerare è la data in cui una valutazione viene eseguita. Come già detto i criteri di valutazione sono sempre in evoluzione e confrontare valutazioni di anni differenti ha senso solo se i cambiamenti nello schema di valutazione sono minimi. Ogni anno Euro NCAP esegue revisioni per garantire che la valutazione rimanga valida, chiedendo ai produttori di confermare che le dotazioni di sicurezza non siano variate. Inoltre, dopo sei anni dalla valutazione, quest’ultima scade, proprio a seguito del fatto che i criteri di valutazione saranno variati.
Nuovo Sistema di valutazione: Vision 2030 a safer future for mobility
Recentemente Euro NCAP ha pubblicato le nuove linee guida per la valutazione dei veicoli stradali per il mercato europeo, che prendono il nome di Vision 2030. I primi elementi di queste nuove linee guida entreranno in vigore a partire dal 2026, mentre i successivi saranno introdotti con un ciclo di aggiornamento triennale fino al 2032. I cambiamenti effettuati vanno a tener conto dei recenti sviluppi tecnologici, soprattutto in termini di assistenza alla guida e guida autonoma. Come punto principale si ha la modifica delle quattro aree principali di valutazione, che diventeranno:
- Safe Driving
- Crash Avoidance
- Crash Protection
- Post-Crash Safety
Un ulteriore introduzione è l’utilizzo, oltre che dei test in laboratorio, anche dei test virtuali, che permetteranno di approfondire il comportamento dei sistemi di sicurezza sotto un numero maggiore di condizioni di utilizzo.
Ulteriori elementi che verranno introdotti entro il 2030 riguardano la valutazione dei supporti alla guida, tra cui troviamo i sensori per la verifica delle condizioni del guidatore ed i sistemi di adattamento intelligente della velocità. La presenza di questi sistemi sarà tenuta in considerazione attraverso un approccio penalità/guadagno in termini di punteggio sulla valutazione finale.
Si andranno a migliorare anche gli scenari simulati nei test, in modo tale da avere una sempre maggiore corrispondenza rispetto alle reali situazioni di impatto, con anche maggiore attenzione agli utenti vulnerabili della strada quali pedoni e ciclisti.
Le valutazioni andranno a ricoprire anche gli ambiti di interazione uomo-sistema multimediale e delle tecnologie riguardanti la comunicazione veicolo-veicolo, veicolo-strada e veicolo-ambiente circostante. Vi sarà inoltre una maggiore attenzione durante i test alla diversità per genere ed età, essendo le conseguenze differenti a seconda dei soggetti coinvolti.
Infine, per quanto riguarda le situazioni post incidente, si andranno a verificare i rischi di incendio ed instabilità termica per i veicoli elettrici, oltre che la disponibilità di informazioni per il primo soccorso ed accesso ai dati del veicolo.
Un esempio è la nuova Volkswagen Golf che ha superato a pieni voti l’ennesimo test. Dopo avere già ottenuto le cinque stelle nel 2019 in linea con lo standard Euro NCAP valido all’epoca, ora il notevole livello di sicurezza della bestseller compatta Volkswagen è stato verificato anche nella versione aggiornata della procedura di test, in vigore dal 2020.
A cura di Michele Tomaselli