Lucid ha svelato definitivamente la sua unità di propulsione elettrica per sport motoristici all’avanguardia adoperata già quest’anno sulle monoposto di Formula E di terza generazione. Parliamo, tuttavia, del motore anteriore. Si tratta di un propulsore molto simile alle unità attualmente utilizzate nella Lucid Air: è composta da un motore, un inverter, un differenziale e una trasmissione.
Le vetture di Formula E di nuova generazione sono state presentate con grande clamore durante il Gran Premio di Monaco dello scorso anno. I veicoli fortemente aggiornati offrono 100 kW di potenza in più rispetto alle auto usate fino allo scorso anno a 350 kW, erogando l’equivalente di 470 cavalli. Abbiamo già visto le prestazioni della nuova generazione sul circuito del Messico qualche settimana fa e le prestazioni sono aumentate notevolmente: le monoposto di Formula E di terza generazione sono in grado di raggiungere velocità superiori a 320 km/h per la prima volta.
Ma l’incremento di potenza non è tutto: a catturare ancora più attenzione è la capacità rigenerativa che sulle nuove monoposto è migliorata notevolmente grazie al nuovo motore anteriore Lucid. Esso viene utilizzato sull’asse anteriore con lo scopo di sostenere la frenata rigenerativa. Tra questa unità da 250 kW e la parte posteriore, le vetture saranno in grado di offrire l’incredibile cifra di 600 kW di rigenerazione, con la possibilità di recuperare circa il 40% dell’energia necessaria alle vetture per completare una gara.
“Con un’incredibile densità di potenza di 14,7 CV/kg e un immenso recupero di energia, questa unità motrice trasformerà ancora una volta gli sport motoristici elettrici, seguendo le orme del nostro rivoluzionario pacco batterie nelle stagioni di gara precedenti”, ha affermato Peter Rawlinson, CEO e CTO, di Lucid Motors. “Questa nuova unità propulsiva per sport motoristici si basa direttamente sulla rivoluzionaria tecnologia di propulsione sviluppata internamente da Lucid e collaudata su strada in ogni Lucid Air”.
Il nuovissimo propulsore è davvero minuscolo, pesa solo 32 chili, circa, ma è in grado di produrre 470 cavalli con una velocità massima del rotore di 19.500 giri/min. Offre un avvolgimento ad onda continua ad alta tensione all’avanguardia e un sistema di raffreddamento a microgetto proprietario che offrirà una capacità di frenata così importante da eliminare la necessità di un sistema di frenatura idraulica al posteriore. Ciò significa che i due motori e un sistema idraulico anteriore forniranno tutta la potenza frenante necessaria per ridurre la velocità di questo “proiettile” alimentato ad energia elettrica. Inoltre, i 600 kW di potenza di frenata rigenerativa che entrano nell’architettura della batteria da 900 volt sono abbastanza consistenti da consentire alle auto di utilizzare pacchi batteria leggermente più piccoli con una capacità di 51 kWh rispetto alla capacità di 54 kWh dell’ultima generazione.
Tutte queste unità sono interamente prodotte internamente dall’azienda e sarà in grado di imparare molto su come si comporteranno in un ambiente di sport motoristici ad alto stress. Il motore in questo caso è usato in Formula E, ma niente vieta di utilizzare il propulsore anche in altre competizioni che fanno affidamento sulla propulsione elettrica. La Formula E sotto il punto di vista della visibilità mediatica è un evento mondiale estremamente importante ed interessante. Questo si tradurrà inevitabilmente nel fatto che vedremo i miglioramenti arrivare fino alle future vetture stradali. Quando si parla del mondo di ricerca e sviluppo, è sempre interessante analizzare e studiare i miglioramenti con l’andare avanti degli anni.