La simulazione diventa sempre più uno strumento essenziale sia per lo sviluppo dei pneumatici da competizione, sia per quelli ad uso stradale. Quest’anno, ad esempio tutte le hypercar che correranno la 24 Ore di Le Mans monteranno pneumatici sviluppati interamente con software di simulazione. Questa tecnologia è anche un punto fondamentale del rapporto con le case automobilistiche, essenziale per lo sviluppo di pneumatici sportivi ad alte prestazioni, destinati al primo equipaggiamento (i famosi pneumatici OEM). Grazie alla modellazione matematica dello pneumatico, il simulatore permette di individuare le dimensioni e le tecnologie più adatte al nuovo veicolo in base alle sue caratteristiche e alla distribuzione dei pesi.
Gli strumenti di simulazione al computer si basano sull’elaborazione dei dati da parte dei più avanzati algoritmi matematici e consente a Michelin di consolidare la sua posizione di leader tecnologico come azienda data-driven. Accelerando l’innovazione per le gare – e per la mobilità in generale – il simulatore permette di supportare meglio partner e costruttori, ridurre l’impatto ambientale della ricerca e sviluppo e ottenere un risparmio reale e concreto rispetto ai cicli di sviluppo più lunghi e tradizionali.
Passando ad un punto di vista più pratico, il simulatore permette di riprodurre la realtà dinamica attraverso l’interazione di tre modelli digitali: il primo riproduce fedelmente le caratteristiche e l’aderenza dei circuiti, il secondo che rappresenta il telaio del veicolo (o il veicolo completo) e l’ultimo per simulare nel dettaglio il comportamento degli pneumatici. Il pilota viene messo al volante di un simulatore ed è in grado di testare diversi tipi di pneumatici in tutte le configurazioni possibili senza mai essere realmente in pista.
Per completare il processo, le sensazioni soggettive e i feedback del pilota vengono integrati con le misurazioni oggettive fornite dal simulatore, su cui i piloti si comportano proprio come farebbero in una vera auto o su una pista reale.
Con queste metodologie, anche la professione del pilota è cambiata nel corso dei decenni: una volta si passavano intere giornate in pista per testare le varie soluzioni, consumando di fatto carburante (l’auto va letteralmente messa in moto e fatta girare in pista), pneumatici e soldi per la gestione logistica di tutta la strumentazione. Ciò non toglie che i test su pista rappresentano la prova del nove: infatti i piloti di nuova generazione devono saper collegare la simulazione virtuale con i test nella realtà.
La simulazione al computer riveste un ruolo estremamente importante nello sviluppo degli pneumatici da corsa e da strada. Consente ai progettisti di valutare e ottimizzare il comportamento delle gomme in una serie di condizioni senza dover costruire e testare fisicamente ogni singolo prototipo. Ecco alcune delle ragioni per cui la simulazione tramite software è fondamentale nello sviluppo degli pneumatici:
In sintesi, la simulazione al computer svolge un ruolo cruciale nello sviluppo degli pneumatici da corsa e da strada, consentendo ai progettisti di esplorare diverse opzioni di design, analizzare il comportamento degli pneumatici in dettaglio e ottimizzare le prestazioni. Ciò porta a una progettazione più efficiente, a un risparmio di tempo e costi e a pneumatici finali migliori in termini di prestazioni, durata e sicurezza.
Nonostante i numerosi vantaggi, l’utilizzo della simulazione al computer nello sviluppo degli pneumatici presenta anche alcuni svantaggi. Eccone alcuni:
Nonostante questi svantaggi, la simulazione al computer rimane uno strumento estremamente prezioso nello sviluppo degli pneumatici, consentendo una progettazione più efficiente, un risparmio di tempo e costi, nonché un’ottimizzazione delle prestazioni. L’uso combinato di simulazioni al computer e test sperimentali è generalmente considerato il modo migliore per sviluppare gli pneumatici con successo.
Michelin ha acquisito la società britannica Canopy Simulation, leader mondiale nella simulazione dei tempi sul giro. Canopy offre un sofisticato software di simulazione. Il suo sistema, ospitato su una piattaforma cloud, combina modelli di circuito, auto e pneumatici con un “simulatore di traiettoria” altamente avanzato, che riproduce il comportamento di un “pilota virtuale ideale”.
Le applicazioni di questa soluzione sono molteplici, sia su strada che in pista:
• In ambito motorsport, il “pilota virtuale” eseguirà i compiti più standardizzati. Simulerà, ad esempio, le 4 ore di guida necessarie per completare uno stint a Le Mans e valuterà così la costanza degli pneumatici;
• Nello sviluppo degli pneumatici stradali, consentirà alle case automobilistiche di riprodurre una varietà di profili di conducente, oltre a differenti utilizzi dell’auto e dei pneumatici stessi.
L’essere umano mantiene tuttavia l’ultima parola, dal momento che il vero pilota ha la possibilità di approvare la specifica finale del pneumatico e la sua corrispondenza con il veicolo in questione. Introdotto 30 anni fa nelle competizioni per elaborare i dati raccolti in gara e generare previsioni, il software di simulazione matematica si è evoluto per la prima volta nei primi anni 2000. Un’ulteriore evoluzione è avvenuta nel 2005 – all’epoca Michelin era uno dei fornitori di pneumatici in Formula 1 insieme a Bridgestone – quando il costruttore ha compiuto il passo di rendere i suoi pneumatici virtuali “dinamici”. Il team di ricerca e sviluppo di Michelin ha quindi scomposto il pneumatico, creando un modello matematico indipendente per ogni elemento della sua struttura. Nel frattempo, il nuovissimo software termodinamico Tame Tire di Michelin ha permesso a questi diversi elementi di interagire, riproducendo le deformazioni e gli effetti delle temperature sui materiali e sulla pressione di gonfiaggio.
Da allora, Tame Tire ha continuato ad evolversi ed è costantemente migliorato grazie ai dati raccolti durante le gare. In questo modo, ad oggi ci si ritrova un software estremamente sofisticato ed evoluto che consente di ridurre sempre più le differenze tra il mondo simulato e la realtà.