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Motori Euro 7: i costi potrebbero essere superiori dalle 4 alle 10 volte rispetto alle stime della Commissione Europea

La Commissione Europea potrebbe essere stata troppo ottimista nelle sue stime sul costo aggiuntivo per i veicoli che rispetteranno le future normative antinquinamento Euro 7. Un nuovo studio commissionato dall’Associazione europea dei produttori di automobili (ACEA) suggerisce che i costi effettivi sono da 4 a 10 volte superiori a seconda del segmento di appartenenza del veicolo.

In particolare, secondo lo studio di Frontier Economics, il costo diretto per veicolo per auto e furgoni con motore a combustione è di € 1.862 per le versioni a benzina e € 2.629 per il diesel, rispettivamente 10 e 5 volte superiori rispetto al stime ufficiali. Allo stesso modo, il costo dell’aggiornamento Euro 7 per camion e autobus con motori diesel raggiungerà l’incredibile cifra di 11.707 euro per veicolo, ovvero 4 volte superiore al costo originariamente suggerito dalla Commissione Europea.

Aumento dei costi per le auto con motori Euro 7?

Lo studio stima il costo diretto della produzione del veicolo necessario per le attrezzature e gli investimenti, il che significa che l’effettivo aumento del prezzo per il consumatore sarà ancora più elevato. Inoltre, gli esperti del settore stimano che i motori Euro 7 potrebbero comportare un aumento del consumo di carburante del 3,5%, equivalente a un extra di € 650 per auto e furgoni e € 20.000 per i camion a lungo raggio per tutta la vita del veicolo.

L’anno scorso, il capo della VW Thomas Schäfer ha dichiarato che il costo richiesto per un’auto per soddisfare le più severe normative Euro 7 potrebbe arrivare fino a 5.000 euro per veicolo. Questo aumento dei costi renderebbe effettivamente obsolete le city car e le piccole auto con motore a combustione interna. Allo stesso modo, il CEO di Skoda Klaus Zellmer ha recentemente commentato che un veicolo attualmente al prezzo di € 15.000 potrebbe avere un prezzo compreso tra € 18.000 e € 20.000 quando passeremo alle normative Euro 7. Di conseguenza, diverse case automobilistiche hanno iniziato a ritirare dalla produzione le loro auto con motore a combustione, soprattutto nei segmenti più piccoli a favore di veicoli elettrici (EV) più redditizi.

I costi dei veicoli Euro 7 stimati

L’ACEA osserva che l’Unione Europea ha attualmente “gli standard più completi e rigorosi al mondo per le emissioni inquinanti” e che con l’attuale Euro 6/VI le emissioni di scarico sono già a un livello appena misurabile. Per questo motivo, l’associazione delle case automobilistiche ritiene che Euro 7 non sia la strada giusta per ridurre ulteriormente le emissioni in quanto avrà un impatto ambientale estremamente basso a un costo estremamente elevato. Come soluzione alternativa, ACEA ritiene che l’UE dovrebbe concentrarsi sulla transizione verso l’elettrificazione sostituendo i veicoli più vecchi con modelli Euro 6 altamente efficienti.

La normativa Euro 7 dovrebbe entrare in vigore per tutte le nuove auto e furgoni venduti in Europa a partire da luglio 2025. Richiederà emissioni di NOx inferiori del 35% e particolato dallo scarico inferiore del 13% rispetto ai livelli Euro 6, oltre all’aggiunta di catalizzatori elettronici riscaldati elettricamente e un sistema diagnostico di bordo che monitorerà continuamente le emissioni.

ACEA ha stilato sette domande e risposte per tentare di fare chiarezza

Secondo l’associazione ACEA, la proposta Euro 7 rischierebbe di rallentare la transizione verso il trasporto a emissioni zero, che consentirà all’Unione Europea di raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi climatici e allo stesso tempo migliorare la qualità dell’aria. Sono necessari livelli significativi di investimento per rispettare delle scadenze che definisce irrealistiche. “L’impatto economico negativo danneggerà la competitività globale dell’industria automobilistica dell’UE. Altre grandi regioni economiche stanno creando un ambiente di investimento attraente per l’industria dei trasporti. Invece di regolamentare, stanno incentivando la loro strada verso emissioni zero. La proposta Euro 7 arriva in un momento in cui gli Stati Uniti stanno stabilendo un quadro politico per accelerare la transizione verso alternative prive di fossili”.