Auto cinesi pronte a conquistare il mercato italiano

Vehicles to be shipped to abroad are lined up on the quay of a port in Dalian city, northeast China's Liaoning province, 12 August 2018.China's auto export increased 29.39% on year-on-year basis in the first six months of 2018. *** Local Caption ***

Le auto cinesi stanno guadagnando popolarità sul mercato italiano e stanno apportando cambiamenti nell’industria automobilistica. Inoltre, sta cambiando anche la percezione delle auto e dei marchi automobilistici, con molti marchi tradizionali che stanno riscontrando un calo negativo. L’industria automobilistica si sta adattando alle esigenze dei clienti, favorendo sempre di più marchi “anonimi” o meno conosciuti. Questo trend è stato influenzato anche dall’imminente transizione verso l’elettrificazione, prevista entro il 2035, il che ha dato un vantaggio a molti marchi cinesi. Di conseguenza, le auto cinesi stanno conquistando sempre più spazio sul nostro mercato.

Le auto cinesi già affermate

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In Italia, l’importazione di veicoli cinesi era già presente anche in precedenza, come dimostra il marchio Dr. Si tratta di un’azienda automobilistica italiana con sede in Molise, che vende componenti di autovetture prodotte dalle case automobilistiche cinesi, come Chery. Chery è stata anche la prima casa automobilistica cinese a esportare i propri prodotti ed è attualmente leader nelle esportazioni. Per espandere ulteriormente il proprio mercato, ha lanciato un nuovo marchio chiamato Omoda, che debutterà con il suo primo modello proprio sul mercato italiano.

Inoltre, tra i nuovi marchi emergenti nel mercato italiano, troviamo anche Jaecoo. Un altro importante attore è il gruppo Koelliker, che importa veicoli in Italia, tra cui la giapponese Mitsubishi Motors e la coreana SsangYong. Il gruppo Koelliker ha importato anche Aiways, con sede europea in Germania. Il primo modello di Aiways a debuttare è stato il SUV elettrico U5, seguito dal nuovo U6.

Uno dei marchi già affermati nel mercato italiano e più generalmente europeo è Geely Auto Group. Rappresenta un marchio molto importante, esso infatti possiede il produttore svedese Volvo Cras, la londinese London Electric Vehicle Company, il 49,9% della malese Proton Holdings, il 51% della britannica Lotus Cars. Dal 2017 è il maggior azionista di Volvo Group con l’82% del capitale. Dal 2018 è il maggior azionista della Daimler AG con il 9,69%, mentre nel 2022 afferma di aver acquistato il 7,60% del capitale azionario di Aston Martin.

Le scelte e le esigenze degli automobilisti italiani

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Secondo uno studio condotto dall’Automotive Customer Study, il 50% dei clienti ha l’intenzione di acquistare prodotti di nuovi marchi e nuove aziende. Questa percentuale aumenta significativamente al 89% se prendiamo in considerazione solo la generazione Z. Per quanto riguarda i rivenditori di auto, la percentuale scende al 45%. È proprio per questo motivo che le auto cinesi stanno entrando sul mercato. Inoltre, le analisi condotte da Quintegia hanno evidenziato altri punti interessanti. Si prevede un forte aumento degli acquisti online nel settore automobilistico.

Il 35% dei clienti dichiara di voler acquistare auto attraverso piattaforme internet o altre risorse. Si ipotizza anche un aumento dei clienti interessati all’acquisto di auto a noleggio o abbonamento. Riguardo agli spostamenti, al momento l’automobile rappresenta la scelta principale, ma vengono considerate anche altre modalità di trasporto, come i mezzi pubblici, i veicoli a noleggio, i servizi di condivisione di biciclette o monopattini e i servizi di mobilità su chiamata.

L’elettrificazione è vicina

Un numero sempre maggiore di persone è interessato ad acquistare o ha già acquistato auto elettriche. Un dato positivo è che il 52% dei proprietari di auto elettriche dimostra un grande interesse per l’impatto ambientale; infatti, la sostenibilità sta diventando sempre più rilevante nel settore automobilistico. L’interesse verso i veicoli elettrici è in crescita, con l’18% delle persone che ha intenzione di acquistare un’auto completamente elettrica, mentre il 43% afferma di non essere interessato all’acquisto. C’è anche una piccola percentuale, il 39%, che si trova in una posizione intermedia e non esclude definitivamente questa possibilità. Insomma, si prevede un notevole incremento nell’acquisto di auto elettriche nell’immediato futuro.