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Incendi auto elettriche vs incendi auto endotermiche: le statistiche

Quando si sente parlare al telegiornale o si legge una notizia riguardo gli incendi delle auto elettriche, gli utenti sui social network si scatenano. Basta un singolo post a riguardo per provocare letteralmente un valanga di commenti da parte degli utenti, molti dei quali dimostrando scarsa conoscenza dell’argomento. L’ultimo incidente in Italia risale all’inizio di ottobre, quando un autobus elettrico sfondò il guardrail di un cavalcavia precipitando sulla ferrovia sottostante. Il bilancio fu di 21 morti e 15 feriti. A seguito della caduta, il bus ha preso fuoco, suscitando dibattiti sulla potenziale pericolosità delle batterie che muovono i veicoli elettrici. Quindi cerchiamo di fare chiarezza: le auto elettriche prendono così facilmente fuoco rispetto alla controparte dotata di motori endotermici?

Premessa: l’uso massiccio dei veicoli elettrici è piuttosto recente, motivo per cui le statistiche potrebbero presentare qualche piccola incertezza in termini di attendibilità. Tuttavia oltreoceano, le auto elettriche sono state al centro di numerose vicende che le hanno viste coinvolte, soprattutto in Australia. L’EV FireSafe, in particolare, ha condotto delle ricerche proprio su queste tematiche.

Incendi auto elettriche: sono davvero così pericolose?

L’ultimo report, che analizza i dati raccolti fra il 2010 e il mese di giugno 2023 in tutto il mondo, afferma che 393 sono gli incendi di veicoli a batterie, mentre 74 sono ancora in corso di accertamento. La maggior parte (circa il 30%) è avvenuta tra il 2021 e il 2023. Si tratta di un dato abbastanza aspettato visto il crescendo numero di immatricolazioni proprio in concomitanza dell’ultimo triennio. Nel 2022, ad esempio, sono stati venduti 10 milioni di veicoli elettrici in tutto il mondo, ed entro la fine di questo 2023, le vendite raggiungeranno quota 14 milioni.

Gli incendi nelle auto elettriche, pertanto, sono molto rari. Tuttavia il loro sviluppo fa sì che si presentino nuove sfide per i soccorritori. In particolare, nel 95% dei problemi alla batteria, si verificano degli incendi, mentre solo nel 5% è possibile “cavarsela” con del fumo emesso dalla stessa. Dei dati ancora più precisi, mostrano come il 31% degli incendi abbia visto le auto a batterie prendere fuoco mentre erano parcheggiate all’aperto. Il 25%, invece, era parcheggiato sottoterra, il 29% stava marciando su strada e il 18% ha visto coinvolti veicoli in carica.

Un’auto ibrida collegata alla colonnina di ricarica

Considerando, quindi, che in circolazione ci sono circa 30 milioni di auto elettriche, il numero di auto a batterie che hanno preso fuoco si aggira intorno allo 0,0012% del parco circolante. Per fare un confronto con i veicoli a benzina e Diesel, il rischio di queste ultime sale a quota 0,1% degli esemplari in circolazione, considerando lo stesso intervallo temporale. Si tratta di numeri estremamente bassi in entrambi i casi, ma per le elettriche è ancora più basso. Volendo convertire i dati in numero di incendi ogni 100 mila veicoli venduti, le auto a benzina che hanno preso fuoco sono circa 1530, mentre i casi di incendio per le elettriche sono appena 25,1.

Cosa provoca l’incendio nelle auto con propulsione elettrica?

Le auto elettriche, come è ben noto, prevedono l’utilizzo di un pacco batterie per lo stoccaggio dell’energia elettrica. In particolare, si nota una grande quantità di energia in poco spazio. In caso di danneggiamento della batteria, può verificarsi la cosiddetta fuga termica. Si verifica quando la batteria genera più calore di quello che può dissipare, motivo per cui prende fuoco.

I motivi per cui si ha una fuga termica possono essere molteplici: un urto, un difetto di fabbricazione, un problema di surriscaldamento, o anche una riparazione non fatta a dovere. Anche gestire un incendio è differente fra un’auto endotermica e una a batterie. Quindi per rispondere alla domanda se le auto elettriche sono più pericolose dal punto di vista dell’innesco degli incendi, la risposta può essere tranquillamente: no!