Ferrari 499P: come funziona il powertrain, approfondimento ERS e 4WD

Ferrari 499P: come funziona il powertrain, approfondimento ERS e 4WD

La Ferrari ha fornito alcune informazioni affascinanti su ciò che muove la sua hypercar 499P, in vista dell’esordio dopo 50 anni del costruttore italiano nella massima categoria della 24 Ore di Le Mans 2023 la prossima settimana. E quello che stiamo per vedere a breve è tutt’altro che semplice.

La Ferrari 499P è un’auto speciale. Certo, ha tutti quei componenti ad elevatissimo contenuto di innovazione tecnologica, ma nota che questa, come detto poco fa, è la prima auto da corsa Ferrari prodotta in fabbrica negli ultimi 50 anni nella massima categoria delle gare di resistenza. Gareggerà contro vetture come BMW M Hybrid V8 e la Porsche 963.

Ferrari 499P sul circuito di Spa

Tra le soluzioni tecniche più affascinanti che troviamo su una vettura prototipo di questo calibro ci sono il suo sistema di trazione integrale (4WD) e il sistema di recupero dell’energia (ERS). Quest’ultimo è fondamentale per mantenere la potenza, mentre il primo è presente per affrontare le curve a velocità quasi di 200 km/h.

Ferrari 499P: come funziona l’ERS

L’ERS è composto da una batteria ad alta tensione e da un gruppo motogeneratore. Insieme, questo sistema può generare circa 270 cavalli sia per la fase di trazione che per la frenata rigenerativa. Durante la frenata, il sistema converte l’energia meccanica proveniente dall’albero motore in energia elettrica che viene poi immagazzinata nel pacco batterie.

Questo sistema, insieme al motore a combustione V6, può produrre fino a 670 cavalli come limitato dai regolamenti FIA per le gare di durata. Sia il motore a combustione che il motore elettrico possono quindi essere utilizzati alternativamente per accelerare l’auto, proprio come funziona il sistema che troviamo nella Ferrari SF90 Spider. Il consumo energetico viene monitorato attraverso un calcolo molto complesso che tiene conto sia della benzina bruciata e consumata sia dell’energia elettrica consumata in fase di scarica. Con gli algoritmi in atto, l’ERS collabora con il resto del sistema dell’auto per mantenere l’auto in funzione nel lungo ed estenuante evento motoristico.

Come funziona il sistema di trazione integrale

Il sistema 4WD, nel frattempo, viene attivato dall’ERS quando l’auto raggiunge una velocità di 190 km/h. Ciò fornisce una distribuzione ottimizzata dell’energia agli pneumatici posteriori con conseguente minore usura. Inoltre, la Ferrari afferma che questo aiuta a gestire il sottosterzo, in particolare nelle curve più veloci della pista di Le Mans. In alternativa, l’auto ha anche una migliore manovrabilità quando è in modalità a trazione anteriore, che secondo l’azienda è ottima per le sezioni a bassa velocità sparse lungo i 13 km del Circuit De La Sarthe.

Trazione integrale Ferrari 499P
Il sistema di trazione integrale

Quando si attiva il sistema 4WD i piloti lo sentono perché, soprattutto nelle curve veloci, si ha più sottosterzo. L’utilizzo della trazione anteriore, come già anticipato, può dare un vantaggio nella parte finale delle curve Porsche e quella iniziale parte quando si esce dall’autodromo Bugatti.

Nell’autodromo di Monza, le curve interessate dalla trazione integrale sono l’ultima curva della variante Ascari e la curva parabolica dove in fase di uscita è possibile sfruttare la trazione anteriore per uscire meglio dalla curva e cercare di portare più velocità sul lungo rettilineo. Infatti, il motore elettrico è montato sull’asse anteriore e si alterna o collabora con i freni a disco per rallentare l’auto durante le fasi della frenata. Altre vetture del campionato hanno il motore elettrico montato sull’asse posteriore ma che concettualmente non cambia molto in fase di frenata. Oltre a salvaguardare meglio le gomme, le vetture ibride rispetto a quelle non ibride, possono consumare anche meno benzina. Infatti, l’energia elettrica rigenerata in frenata può essere utilizzata in fase di “scarica” e quindi in fase di accelerazione, richiedendo una minore potenza generata dal motore endotermico e quindi ridurre il consumo di benzina.

La velocità oltre la quale si può utilizzare la trazione anteriore, è gestita dal BOP e dipende anche dalle dimensioni degli pneumatici utilizzati dalle diverse vetture. Ad esempio per la Ferrari la trazione anteriore è autorizzata sopra i 190 km/h mentre un altro concorrente la velocità minima è di 150 km/h.

Un anno fa, la Ferrari 499P ha fatto il giro sul circuito di Imola per mostrare al mondo cosa può fare. Ma se vuoi vedere di più di questa meraviglia tecnologica, tieni presente che mancano solo pochi giorni alla 24 Ore di Le Mans di quest’anno. I turni di qualificazione della gara inizieranno l’8 giugno, mentre il giorno della gara sarà il 10 giugno. Di seguito riportiamo il video completo pubblicato da Ferrari.