Hamilton in F1 su tre ruote più veloce di una Huracan GT3. Toccati i 230 km/h di velocità con una ruota forata

Hamilton in F1 su tre ruote più veloce di una Huracan GT3. Toccati i 230 km/h di velocità con una ruota forata

Hamilton in F1 su tre ruote più veloce di una Huracan GT3. Toccati i 230 km/h di velocità con una ruota forata

Il Gran Premio di Gran Bretagna di domenica scorsa resterà nella storia. Come avrete sicuramente appreso sui vari telegiornali, blog e siti vari, Lewis Hamilton ha vinto la gara sul circuito di Silverstone dopo aver forato proprio all’ultimo giro. Il pilota, che aveva un buon vantaggio dagli inseguitori, è riuscito a portare l’auto al traguardo in prima posizione con la ruota anteriore sinistra completamente distrutta.

Hamilton non è stato l’unico pilota che ha forato. Tutto è cominciato a circa 3, 4 giri dalla fine. Diversi piloti hanno accusato la foratura sullo stesso pneumatico, in zone diverse del tracciato. La stessa sorte è toccata a piloti come Valtteri Bottas e altri. A Kvyat (pilota Alpha Tauri), addirittura si è forata la posteriore destra (la ruota che in quel momento era in fase di appoggio curva) mentre percorreva sopra i 250 km/h la leggendaria sequenza di curve Maggots, Becketts, schiantandosi a piena velocità contro le barriere sulla sinistra.

L'incidente di Daniil Kvyat durante il GP di Gran Bretagna
L’incidente di Daniil Kvyat durante il GP di Gran Bretagna

Lewis Hamilton su tre ruote: i dati della telemetria

I dati riscontrati dalla telemetria sono impressionanti e resteranno nella storia della Formula 1. Lewis Hamilton su Mercedes ha fatto registrare un tempo di 1:55 circa, in quel famoso ultimo giro, contro l’1:59 fatto in un giro da qualifica da una Lamborghini Huracan GT3. Lewis Hamilton su Mercedes W11 su tre ruote è stato più veloce di una vettura da GT3. Un altro dato che mette i “brividi” è che Lewis Hamilton sull’Hangar Straight, il rettilineo più lungo del circuito, ha raggiunto una velocità di 230 km/h, sempre con la anteriore sinistra forata.

Tutto ciò, è avvenuto mentre un arrembante Max Verstappen su pneumatici freschi tentava di recuperare il gap dopo un pit stop precauzionale, visto il numero di monoposto che hanno forato. Rivedendo il replay si possono apprezzare in particolare le ultime due curve, in cui Hamilton ha letteralmente tirato una staccata con ruote fumanti tenendo l’auto perfettamente in pista.

Quando Jim Clark nel 1967 tagliò il traguardo su tre ruote

Lewis Hamilton non è stato il primo a tagliare i traguardo su tre ruote, ma il secondo. In particolare, nella storia della Formula 1, una situazione simile era già successa nel 1967 con Jim Clark. A quest’ultimo, però, si ruppe l’attacco superiore della sospensione posteriore destra. La ruota a seguito di ciò puntava all’interno e Clark riuscì addirittura a completare gli ultimi 2 giri del Gran Premio degli Stati Uniti, tagliando il traguardo, vincendo la gara per pochi secondi dal secondo in classifica, Hill.

L'arrivo di Jim Clark con la sospensione posteriore destra rotta
L’arrivo al traguardo di Jim Clark con la sospensione posteriore destra fuori sede

Pirelli ha identificato le cause delle varie forature

Pirelli, nell’immediato post-gara, ha iniziato ad analizzare quanto successo in pista. In particolare, Sainz, Bottas ed Hamilton hanno accusato una vera e propria delaminazione dello pneumatico. Pirelli ha attribuito la causa a molteplici fattori. Il primo motivo per cui ciò è avvenuto è che gli stint fatti dai team erano troppo lunghi. Si parla anche di 40 giri percorsi con lo stesso set di gomme.

In particolare, si legge nel comunicato, l’entrata in pista della seconda Safety Car ha costretto i team ad anticipare la sosta ai box. Ciò ha costretto i piloti ad effettuare circa i 2/3 di gara sullo stesso set di pneumatici. Quanto appena descritto, insieme alle performance delle vetture 2020, più veloci in media di 1,2 secondi rispetto al 2019, ha reso gli ultimi giri particolarmente critici.

Per il secondo GP a Silverstone che si correrà domenica prossima, saranno utilizzate mescole più morbide, con una pressione di gonfiaggio, però, più elevata. Aumentando la pressione negli pneumatici, si riduce il carico di stress sulla struttura dello stesso.