La Dakar 2022 chiude con un lutto proprio nell’ultima giornata. Mentre Nasser Al-Attiyah, Sam Sunderland e i vincitori delle varie categorie festeggiavano la vittoria della competizione, si è consumata la tragedia. Durante l’ultima sezione di trasferimento, è morto Quentin Lavalée a causa di un incidente stradale.
Alle 11.30 ore locali, il mezzo di assistenza sul quale stavano viaggiando Lavalée e un altro meccanico del team PH Sport ha avuto una collisione con un camion estraneo alla competizione della Dakar al km 234. Il Team PH Sport era impegnato nella categoria Dakar Classic a bordo della Peugeot 205 Turbo 16. Il “passeggero” al suo fianco, Maxime Frère è stato trasportato in ospedale ma è cosciente. Ha riportato varie contusioni toraciche e addominali. Ci teniamo comunque, a riassumere questa 44esima edizione della Dakar, che ha suscitato tante emozioni positive ma anche, purtroppo, negative come la notizia appresa oggi.
Nasser Al-Attiyah ha ceduto alla pressione diverse volte in precedenza, ma quest’anno lui e il suo co-pilota Mathieu Baumel si sono esibiti in una performance magistrale. Il qatariota non vedeva l’ora di prendere il comando fin dall’inizio e si è aggiudicato le due speciali (1A e 1B) che componevano la fase di apertura. Nel frattempo, le Audi erano già in ritardo, prima quando Sainz ha commesso un catastrofico errore di navigazione e poi, il giorno successivo, quando Peterhansel ha perso una delle sue ruote posteriori e ha dovuto accettare una penalità estremamente pesante per continuare la sua avventura alla Dakar.
In questo contesto, la lotta per il comando della classifica si è presto ridotta a soli due piloti: Al-Attiyah e Sebastien Loeb. Il pilota francese, però, ha vacillato nella fase 3, quando ha rotto un albero di trasmissione, perdendo ben 50 minuti dal leader prima del giorno di riposo. Fermo al comando, l’uomo che si è guadagnato il soprannome di “Principe del deserto” in Sud America è diventato re rivendicando il suo quarto titolo Dakar in Medio Oriente, accanto al suo paese d’origine, per andare con le sue vittorie dal 2011 al 2015 e 2019. Loeb può trovare conforto nelle prestazioni stellari della sua BRX Hunter. Yazeed Al-Rajhi si è inserito più volte nella battaglia tra i due avanti e ha dimostrato di essere una forza da non sottovalutare, ma ha chiuso terzo ad oltre un’ora di distacco.
La gara motociclistica è stata sicuramente la più combattuta: i 3 minuti e 27 secondi tra Sunderland e Quintanilla sono il distacco più limitato fra tutte le categorie che hanno corso. Il pilota inglese nelle prime fasi è rimasto dietro il suo compagno di squadra Daniel Sanders. Tuttavia un incidente di quest’ultimo durante un trasferimento lo ha costretto al ritiro prematuramente. Sam deteneva già il comando assoluto, che ha difeso per quattro giorni senza vincere nessuna speciale. Anche i giovani marchi come Sherco ed Hero hanno avuto il loro momento di popolarità.
Nascosti tra i primi 5 per quasi tutta la prima settimana, Santolino e Sherco si aspettavano di essere presenti nella lotta per la gloria prima che la situazione cambiasse. Hero e Joaquim Rodrigues hanno ottenuto la loro prima vittoria nella Stage 3. GasGas è diventato il sesto costruttore a vincere la Dakar.
Tra i rookie dell’anno vogliamo evidenziare Danilo Petrucci, detto Petrux, proveniente dalla MotoGP che nonostante il ritiro nelle fasi iniziali, ha vinto comunque una tappa, la Stage 5, dimostrando di essere all’altezza di una delle competizioni più dure al mondo.
Di seguito riportiamo la top ten della classifica generale nella categoria “Auto”.
POS. | N° | DRIVE-TEAM | TEAM | TIME | VARIATION | PENALITY | |
---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 201 | (QAT) NASSER AL-ATTIYAH (AND) MATTHIEU BAUMEL | TOYOTA GAZOO RACING | 38H 33′ 03” | 00H 05′ 00” | ||
2 | 211 | (FRA) SEBASTIEN LOEB (BEL) FABIAN LURQUIN | BAHRAIN RAID XTREME | 39H 00′ 49” | + 00H 27′ 46” | 00H 05′ 00” | |
3 | 205 | (SAU) YAZEED AL RAJHI (GBR) MICHAEL ORR | OVERDRIVE TOYOTA | 39H 34′ 16” | + 01H 01′ 13” | 00H 00′ 35” | |
4 | 221 | (ARG) ORLANDO TERRANOVA (ESP) DANIEL OLIVERAS CARRERAS | BAHRAIN RAID XTREME | 40H 00′ 26” | + 01H 27′ 23” | 00H 13′ 00” | |
5 | 207 | (ZAF) GINIEL DE VILLIERS (ZAF) DENNIS MURPHY | TOYOTA GAZOO RACING | 40H 14′ 51” | + 01H 41′ 48” | 00H 05′ 00” | |
6 | 203 | (POL) JAKUB PRZYGONSKI (DEU) TIMO GOTTSCHALK | X-RAID MINI JCW TEAM | 40H 26′ 09” | + 01H 53′ 06” | ||
7 | 212 | (FRA) MATHIEU SERRADORI (FRA) LOIC MINAUDIER | SRT RACING | 41H 05′ 08” | + 02H 32′ 05” | 00H 15′ 00” | |
8 | 223 | (ARG) SEBASTIAN HALPERN (ARG) BERNARDO GRAUE | X-RAID MINI JCW TEAM | 41H 11′ 29” | + 02H 38′ 26” | 00H 06′ 00” | |
9 | 224 | (SWE) MATTIAS EKSTROM (SWE) EMIL BERGKVIST | TEAM AUDI SPORT | 41H 15′ 14” | + 02H 42′ 11” | 00H 17′ 00” | |
10 | 208 | (RAF) VLADIMIR VASILYEV (LVA) OLEG UPERENKO | VRT TEAM | 41H 35′ 24” | + 03H 02′ 21” | 00H 07′ 00” |
Qui sotto, invece, riportiamo la top ten della classifica generale nella categoria “Moto”.
POS. | N° | DRIVE-TEAM | TEAM | TIME | VARIATION | PENALITY | |
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1 | 3 | (GBR) SAM SUNDERLAND | GASGAS FACTORY RACING | 38H 47′ 30” | |||
2 | 7 | (CHL) PABLO QUINTANILLA | MONSTER ENERGY HONDA | 38H 50′ 57” | + 00H 03′ 27” | 00H 01′ 00” | |
3 | 52 | (AUT) MATTHIAS WALKNER | RED BULL KTM FACTORY RACING | 38H 54′ 17” | + 00H 06′ 47” | ||
4 | 42 | (FRA) ADRIEN VAN BEVEREN | MONSTER ENERGY YAMAHA RALLY TEAM | 39H 06′ 11” | + 00H 18′ 41” | ||
5 | 88 | (ESP) JOAN BARREDA BORT | MONSTER ENERGY HONDA | 39H 13′ 12” | + 00H 25′ 42” | 00H 03′ 00” | |
6 | 11 | (CHL) JOSE IGNACIO CORNEJO FLORIMO | MONSTER ENERGY HONDA | 39H 25′ 36” | + 00H 38′ 06” | ||
7 | 2 | (USA) RICKY BRABEC | MONSTER ENERGY HONDA | 39H 33′ 34” | + 00H 46′ 04” | 00H 14′ 00” | |
8 | 29 | (USA) ANDREW SHORT | MONSTER ENERGY YAMAHA RALLY TEAM | 39H 33′ 38” | + 00H 46′ 08” | ||
9 | 43 | (USA) MASON KLEIN | BAS WORLD KTM RACING | 39H 36′ 37” | + 00H 49′ 07” | ||
10 | 18 | (AUS) TOBY PRICE | RED BULL KTM FACTORY RACING | 39H 36′ 50” | + 00H 49′ 20” | 00H 06′ 00” |